Da qui a fine marzo, quando scadrà lo stato di emergenza, sarà un percorso in discesa con alleggerimenti e nuove libertà ritrovate. Almeno è questo l’intento del Governo Draghi, che ha approvato ieri un nuovo decreto-legge che riguarda certificazioni verdi e scuole. Cominciando da quest’ultime, la novità è che la didattica a distanza scatterà, a seconda del numero di casi di positività, soltanto per i non vaccinati (5 o più casi alle elementari, 2 o più casi alle medie e superiori) mentre i vaccinati o guariti continueranno in presenza indossando la mascherina Ffp2. Se invece si resta sotto la soglia limite, lezioni a scuola per tutti ma con Ffp2 per dieci giorni e tampone alla comparsa dei sintomi. Questa distinzione tra vaccinati e non vaccinati, chiaramente, non vale per le scuole per l’infanzia: qui la Dad si attiva per tutti se ci sono almeno cinque positivi in classe (attività sospese per 5 giorni).
L’altra novità è legata alle certificazioni verdi. Chi ha il green pass rafforzato (quindi vaccinato o guarito) non avrà restrizioni in caso di zona rossa, mentre chi ha fatto la terza dose, o chi ne ha fatte due e poi ha contratto il virus, non dovrà fare nuove vaccinazioni. In pratica, ha il green pass illimitato.
Per quanto riguarda gli stranieri che arrivano in Italia, gli è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato facendo un tampone se sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione (sia con un vaccino autorizzato che non autorizzato), “nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione”.