Ci sarà tempo fino al 25 febbraio per presentare domanda per ottenere i ristori destinati alle imprese commerciali, turistiche e della ristorazione dei centri storici di tutti i comuni toscani danneggiate dalla pandemia. La Regione Toscana ha allungato la scadenza, inizialmente prevista il 4 febbraio, di altre tre settimane. Previsto un contributo di 2.500 euro per attività, serve dimostrare un calo di fatturato, tra il 2019 e il 2020, di almeno il 30%. Chi ha avviato l’impresa nel 2020, nell’impossibilità di un confronto tra i due anni, si vedrà riconoscere un contributo forfettario di mille euro.
L’aiuto potrà essere cumulato anche con eventuali altri ristori ricevuti in precedenza, naturamente al massimo fino a concorrenza delle perdite dichiarate: in questo caso le aziende saranno collocate in fondo alla graduatoria e sarà data precedenza a chi finora non ha beneficiato di alcun aiuto. Saranno però escluse le imprese che hanno partecipato ai bandi riservati ai comprensori sciistici, ai bus turistici, alle discoteche, matrimoni ed eventi privati, parchi a tema, gestione di stabilimenti termali ed allestimento fiere, convegni ed eventi pubblici.
Per finanziare il bando, pubblicato sul sito di Sviluppo Toscana (https://www.sviluppo.toscana.it/ristori_centri-storici), la Regione ha stanziato oltre 18 milioni di euro. La misura è parte della ‘manovra’ sui ristori Covid varata dalla dalla giunta regionale prima della fine dello scorso anno e che valeva ben 21 milioni di euro: 21 milioni di ristori e contributi a fondo perduto che si sommano ai 34 milioni già stanziati con i precedenti bandi, per oltre 61 milioni di euro di risorse messe in campo in un anno.