Un tardo pomeriggio dal clima mite e piacevole, l’eleganza del Chiostro del Complesso di Sant’Agostino e tanta curiosità per conoscere l’opera di Luca Pollai, artista senese che ha realizzato la creazione che domenica andrà ad arricchire la bacheca di uno dei quattro Quartieri di Montalcino che si sfideranno nel Torneo di tiro con l’arco per la Sagra del Tordo n.63. “Un onore per me essere stato chiamato - spiega Pollai alla Montalcinonews - qui ho tanti amici”. Scudo di legno in pelle, colori vivaci e presenza dei simboli cari ai montalcinesi. Un’opera che non passa inosservata. Pollai è un amico di Montalcino, con cui ha collaborato dal punto di vista artistico ma anche musicale grazie al legame con la Filarmonica “Puccini”. Un artigiano della scuola senese che ha reso omaggio alla tradizione di Montalcino. Alla presentazione ha partecipato anche il delegato alle Feste Identitarie Alessandro Nafi, Maddalena Sanfilippo e il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli che ha introdotto il classico appuntamento che dà l’inizio al lungo weekend di festa.
“Siamo in un luogo che per troppo tempo è stato un po’ nell’oblio ma è un luogo importante e vederlo così organizzato e gestito è un piacere. Montalcino e il nostro territorio sono in profonda trasformazione e i Quartieri sono motivo di identità. Se noi perdiamo anche di un centimetro l’interesse per le nostre identità è pericoloso. Questa è l’ultima Sagra del Tordo del mio mandato per cui è un momento di arrivederci ma non sarà un addio qualunque siano le scelte. Siamo una grande città e i Quartieri sono il cuore pulsante”. Tornando a Pollai si è soffermato sulla sua opera essenziale ma con un lavoro particolare per le decorazioni. “Ho accettato ad occhi chiusi a metà settembre quando Alessandro Nafi mi ha contattato”, ha detto. Adesso toccherà ai quattro Quartieri dare tutto per meritarsela. Buona Sagra del Tordo a tutti.
L’Opera di Luca Pollai presentata da Maddalena Sanfilippo
Figlio d’arte, Luca Pollai lavora sereno nel suo laboratorio di Via Santa Caterina a Siena scendendo verso Fonte Branda. Tamburi vecchi e nuovi dal Palio di Siena al Gioco del Ponte di Pisa in attesa di essere dipinti o restaurati riempiono di colori il piccolo laboratorio dove si viene accolti da Bilbo, un cane dagli occhi buoni come quelli di Luca…Bilbo ti stringe girandoti intorno con il suo guinzaglio, non ti vuole mandare via perché ti sente che ascolti davvero con attento interesse il suo padrone.
Luca premette che divide la sua vita tra l’arte e la famiglia con amore e senza frenesia, ricordando con profondo affetto i primi passi come decoratore al fianco del padre, professore all’Istituto d’Arte di Siena, che una volta in pensione, gli ha donato la possibilità di aprire una sua bottega.
Il legame di Luca con Montalcino ha però origine non dalle arti figurative ma dalla musica: a lungo membro della Banda Città del Palio sotto la direzione del maestro Luciano Brigidi per cui Luca prova una stima forte e sincera, Pollai ha spesso preso parte al nostro corteo storico facendo squillare una delle chiarine al passo della marcia di Montalcino. Autore di una delle locandine del premio ‘Il Vignolo’ organizzato dal Quartiere Travaglio, Luca ha eseguito inoltre su incarico di Pierluigi Olla le insegne delle nuove figure dei castelli e delle corporazioni che comporranno il prossimo corteo storico che verrà inaugurato l’anno prossimo; tale incarico ha condotto l’artista ad indagare l’identità figurativa di Montalcino, i dettagli delle opere del Museo, i tessuti, le pose delle figure, le decorazioni delle ceramiche medievali.
L’opera realizzata per l’edizione 2021 della Sagra si distingue per l’originalità del supporto; si tratta infatti di uno scudo di legno ricoperto di pelle che presenta sul retro una maniglia sempre in pelle; l’immagine dello scudo che protegge la città di Montalcino rimanda al mantello aperto della Vergine così come fu raffigurato nell’opera della Sagra 2010 da Silvia Ranchicchio, autrice anche del grande scudo metallico rotondo in metallo che ondeggia al vento nel prato accanto al Santuario della Madonna del Soccorso.
La scelta del supporto in legno rivestito di pelle evoca in Luca la scultura dipinta, tratto distintivo del Museo di Montalcino che l’artista definisce ‘di un’espressività meravigliosa’; le fisionomie della Vergine e del Bambino sono liberamente tratte dal prototipo del maestro di Panzano con una volontà idealizzante delle forme medievali che rende i volti più sereni e radiosi di quelli del modello, con la precisa volontà dell’artista di comunicare semplicemente gioia; sul fondo oro spicca il panneggio azzurro della Vergine, un blu trasparente detto ftalo che dona una brillante intensità a un azzurro dai diversi passaggi chiaroscurali.
Accogliamo di un buon grado l’opera di un artista della più alta tradizione artigiana senese che a bottega ha in consultazione i Rizzoli dell’Arte, vecchi cataloghi di pittura editi negli anni Settanta, familiari a chi è cresciuto con gli occhi abituati a osservare dipinti, dettagli, cose belle e li ha fatti propri inconsciamente. Il suo approccio rispettoso, in punta di piedi, umile e garbato da artista serio e poliedrico rende omaggio a Montalcino e alla tradizione della nostra festa con un’opera di pregio, luminosa, dalla simbologia efficace e dall’azzeccata forma espressiva.
Guarda il video: