Il Comune di Montalcino ha deciso di sostenere la candidatura dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana al titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2024”. Un appoggio puramente simbolico (non comporta oneri a carico della città del Brunello), un segno di vicinanza e di cortesia dopo che la stessa Unione, il 23 settembre, aveva proposto a Montalcino di aderire a sostegno della candidatura “Amiata 2024”. Un mese dopo, il 22 ottobre, è arrivato il sì della giunta comunale.
Quello di “Capitale italiana della cultura” è un titolo che il Consiglio dei Ministri conferisce ogni anno, sulla base di un’apposita procedura di selezione, “per sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale delle città italiane nel campo della cultura, affinché sia recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”.
Per l’anno 2021, a causa della pandemia, è stato deciso di prorogare il titolo a Parma, vincitrice del 2020 ma impossibilitata a realizzare il programma di eventi e iniziative proposte. Nel 2022 sarà Procida, con il dosseri “La cultura non isola”, a fregiarsi del titolo, mentre nel 2023 il Govegno ha attribuito senza alcun bando il titolo alle città di Bergamo e Brescia, colpite gravemente durante la prima ondata della pandemia.