Il 20 settembre, alle ore 18.30, Banfi e Fondazione Banfi presentano la terza edizione del Premio di Laurea in Viticoltura ed Enologia Rudy Buratti e il Bilancio di Sostenibilità 2020.
La Fondazione Banfi, attraverso Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese, e la Scuola Enologica di San Michele all’Adige hanno deciso di ricordare la straordinaria figura di Rudy, prematuramente scomparso a gennaio 2018, dedicandogli un premio di laurea in Viticoltura ed Enologia. Rudy, si era diplomato presso la Scuola Enologica di San Michele all’Adige nel 1981, ed era arrivato a Banfi nel 1983. Tra i principali protagonisti della straordinaria storia imprenditoriale dell’azienda ilcinese, è stato grande promotore della mission di Sanguis Jovis ed il premio intende ricordarne la figura umana e professionale, portandola ad esempio ai giovani del settore.
Il vincitore della terza edizione che, come già per le precedenti, ha riscosso un incredibile successo, è Mario Wegher con lo studio sulla “Comparazione di due metodi per la riduzione della compattezza del grappolo nella Vitis Vinifera vs il Pinot Grigio”.Stefano Tiefenthaler, invece, è il vincitore della seconda edizione del Premio che, a causa della situazione pandemica, non ha potuto svolgersi regolarmente nel 2020. Il Dr. Tiefenthaler presenta lo studio sulla “Determinazione della concentrazione di rotundone nei vini Syrah italiani”. Entrambi i vincitori, oltre a ricevere una borsa di studio, avranno la possibilità di frequentare gratuitamente la quarta edizione della Summer School che prenderà il via proprio il 20 settembre. Il tema affrontato sarà “Maturazione e maturità del Sangiovese: la ricerca di un equilibrio tra viticultura ed enologia”.
Sarà questa l’occasione, inoltre, per la presentazione ufficiale del Bilancio di Sostenibilità Banfi 2020 che, come avevamo comunicato al momento della sua pubblicazione lo scorso 22 aprile, è consultabile nella sua forma estesa e nel suo abstract, al seguente link: https://www.banfi.it/it/sostenibilita/.
Lunedì è anche il giorno di inizio della quarta edizione della Summer School Sanguis Jovis, progetto firmato dalla Fondazione Banfi. Ad Ocra, Montalcino, dal 20 al 24 settembre focus sul tema “Maturazione e maturità del Sangiovese: la ricerca di un equilibrio tra viticoltura ed enologia”.Lunedì 20 settembre si parlerà di “Fisiologia della maturazione”, martedì 21 settembre de “La maturazione del Sangiovese”, mercoledì 22 settembre spazio invece alla “Valutazione della maturazione in pianta e nel vigneto” mentre il 23 settembre il tema centrale sarà “L’interfaccia uva-vino ed il ruolo dell’evoluzione nel legno”. Chiusura il 24 settembre con “Alla ricerca del Valore”. Previste lezioni “sul campo” a Castello Banfi, il corpo docenti include come sempre professionisti di alto livello.
Presentato nel 2017, il progetto “Sanguis Jovis”, unico in Italia, si è posto sin da subito l’obiettivo di creare un centro permanente di studio e divulgazione sul Sangiovese nella sua patria più nobile, Montalcino, per studiare e diffondere ancora di più le conoscenze di quello che è il vitigno più coltivato d’Italia.
“Le iscrizioni - commenta Rodolfo Maralli, presidente della Fondazione Banfi - sono andate benissimo. Abbiamo ricevuto oltre 70 candidature, nonostante le difficoltà del momento. Gli studenti in tutto sono 21, di questi 11 sono “Student”, tra cui il vincitore del Premio dedicato a Rudy Buratti e 10 “Professional” e quindi lavoratori del settore. La novità è che quest’anno anche loro hanno avuto accesso gratuitamente ai corsi grazie alle borse di studio messe a disposizione.
Ci saranno dei focus anche a Castello Banfi legati alla valutazione delle uve e alla degustazione in riferimento anche ai diversi tipi di legno. Il messaggio è che la cultura non si ferma, la Summer School sarà in sicurezza, i partecipanti dovranno essere muniti di Green Pass. L’interscambio culturale sarà ai massimi livelli, il tema di quest’anno segue il filone dell’innovazione, affrontando le tematiche del momento in chiave scientifica. La maturazione del Sangiovese è uno degli aspetti cruciali dell’enologia del futuro considerando anche i cambiamenti climatici in corso. Abbiamo partecipanti da tutta Italia e ciò ci rende orgogliosi così come la presenza estera di una cittadina della Russia e di una collega della Cina”.