Un focus sulle esperienze del volontariato a Montalcino, dove la solidarietà è una scelta di vita e dove sono oltre 90 le associazioni di settore presenti sul territorio, per una tradizione che prosegue ininterrotta dal 1300. Tutto questo è stato al centro della presentazione del libro #IOSIAMO (edizioni San Paolo) di Tiziana Di Masi e Andrea Guolo, dedicato alle storie della solidarietà italiana raccolte prima, durante e dopo la pandemia, che si è svolto ieri sera al Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello della Fattoria dei Barbi.
“Montalcino è una comunità piccola, ma in cui la sensibilità sul volontariato è molto forte - ha detto l’assessore al bilancio del comune Gloria Pignattai - è uno degli aspetti che ci ha permesso di sostenerci anche durante il periodo della pandemia”. Una sensibilità che ha radici lontane, come ricorda Stefano Cinelli Colombini, ad della Fattoria dei Barbi: “nel 1300 era già attiva la Compagnia dei Bianchi, che poi sarebbe diventata l’odierna Misericordia”.
“Oggi sul territorio le realtà che si occupano di volontariato e solidarietà sono oltre 90 - ha sottolineato Remo Grassi, governatore della Misericordia di Montalcino e ad di Banfi - è importante che da parte delle autorità continuino ad arrivare stimoli per portare avanti questo impegno”. E Siena è l’unico capoluogo toscano con una Consulta che racchiude e coordina tutte le associazioni di settore della provincia, ha spiegato Mauro Borghi, presidente della Consulta Provinciale del Volontariato.
Nel corso della serata sono intervenuti anche i rappresentanti dei quartieri di Montalcino, Samuele Cecchini (Pianello), Nicola Giannetti (Ruga), Viola Pianigiani (Borghetto) e Giancarlo Paccagnini (Travaglio), che hanno portato ciascuno una testimonianza dalle esperienze di volontariato del territorio. Tra le storie raccolte e raccontate dall’autrice del libro Tiziana Di Masi, quella di Luca, volontario della Misericordia, che nel periodo del lockdown ha portato aiuto ai bisognosi.