Mentre continua il programma del Laboratorio Internazionale di Storia Agraria oggi nella sala della biblioteca del Comune di Montalcino si è tenuta oggi pomeriggio la consegna del premio “Città di Montalcino” che la giuria ha deciso di assegnare ad Adriano Prosperi, storico, scrittore e professore emerito di Storia moderna della Scuola Normale Superiore di Pisa. Il premio, offerto dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, consiste in una selezione di pregiate bottiglie di vino.
Presenti alla cerimonia, tra gli altri, l’assessore alla cultura del Comune di Montalcino Christian Bovini e il professore dell’Università di Bologna Massimo Montanari che ha letto la lettera di motivazione del premio. Prosperi, in collegamento a distanza, ha espresso riconoscenza per il prestigioso premio assegnato ogni anno a personalità che nell’ambito della ricerca storica e nel mondo dello spettacolo (anche se per quest’ultima sezione quest’anno non è stato attribuito) che contribuiscono a valorizzare la civiltà contadina. Un premio che ogni anno si affianca alle attività del Laboratorio di storia agraria promosso dal Centro di studi per la storia delle campagne e del lavoro contadino che ha sede proprio a Montalcino. Prosperi, in collegamento, ha fatto un’analisi lucida e approfondita del mondo contadino italiano dell’Ottocento, approfondendone le condizioni di vita e di lavoro, temi che sono il cuore del libro a sua firma “Un volgo disperso”, opera riconosciuta dai critici come un fondamentale lavoro di ricerca.
Focus - La motivazione del premio “Città di Montalcino” assegnato ad Adriano Prosperi
Adriano Prosperi è accademico dei Lincei e professore emerito di storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha studiato, tra Scuola e Università, sotto la guida di Armando Saitta e Delio Cantimori. È attento studioso della cultura, della mentalità, delle istituzioni, in particolare quelle della Chiesa cattolica tra Cinque e Seicento. In questi contesti ha sempre prestato attenzione alle sorti degli individui, anche marginali, perdenti, vinti. Ampio e stimolante il suo impegno nel dibattito pubblico, con prese di posizione anche coraggiose su vari temi, dalla tutela del patrimonio artistico a quello naturale, fino alla difesa del metodo storico e del pensare storicamente, contro quella che ha definito “distruzione del passato” nel suo recente pamphlet “Un tempo senza storia”. Nel 2019 ha pubblicato “Un volgo disperso. Contadini d’Italia nell’Ottocento”, importante studio sulla vita degli umili nelle campagne italiane del XIX secolo. Da esso emerge il rapporto tra le istituzioni pubbliche, la cultura medico-scientifica e le condizioni di vita di un’amplissima fascia della popolazione, che viveva in condizioni igieniche, sanitarie, alimentari tali da suscitare commiserazione ma anche estremo disprezzo, assieme a qualche rara proposta di interventi sociali. Per la sua produzione di studioso dell’età moderna, vasta e penetrante, e, in particolare, per il contributo dato alla storia delle campagne e del mondo contadino con “Un volgo disperso”, la giuria assegna ad Adriano Prosperi l’edizione 2021 del premio “Città di Montalcino per la storia della civiltà contadina”.