“Vorrei denunciare una situazione vergognosa che va avanti da anni a Torrenieri”. Inizia così la lettera di protesta arrivata in redazione da una nostra lettrice, che sottolinea un problema lamentato dagli abitanti di Viale Bindo Crocchi e dai camperisti, arrabbiati per il non funzionamento dello scarico dei camper, situato nel parcheggio dell’ex piazzale della stazione. “Il punto di scarico non ha mai funzionato perché fatto male – scrive la lettrice – la Proloco più volete ha sollecitato il Comune nella speranza di accomodarlo, ma senza risultati, con la triste conseguenza che gli scarichi rimangono all’aperto in una zona dove ci sono abitazioni, giardini, posteggi e addirittura un braciere. Sono tre anni che va avanti così”. Non è una bella immagine per un paese che fa dell’accoglienza una sua prerogativa.
In realtà uno spiraglio sembra essersi aperto. Recentemente sono state poste due transenne, in modo che i camper non vi possano accedere. “Di sicuro – sottolinea la Pro Loco di Torrenieri – questo impedirà di vedere camperisti arrabbiati perché la macchinetta si è mangiata le monete senza fare altro, ma non nasconderà il malcontento quando chi arriva fiducioso, si accorgerà di non poter comunque utilizzare l’unico impianto presente. La struttura infatti è segnalata in numerosi siti di camperesti, con tanto di coordinate Gps”. Il problema insomma rimane. “Pare – prosegue la Pro Loco – che siano in previsione dei lavori di risistemazione dell’intero impianto fognario del viale, ma di questo ancora non abbiamo conferma ufficiale, visto che non c’è stata risposta alle segnalazioni fatte dalla Pro Loco. E stando sempre alle voci che corrono, insorge un altro problema e cioè che gli eventuali lavori sarebbero destinati a partire dalla primavera dell’anno prossimo. Questo potrebbe essere anche un male maggiore, nel senso che visto come vanno avanti i lavori degli appalti con le amministrazioni pubbliche, è molto probabile per la prossima festa del treno a maggio, avremo un bel cantiere aperto a tutto viale. La cosa che fa più rabbia è che per due anni a causa della pandemia non si è potuta fare la festa, e che con quanto tempo c’era a disposizione si scelga proprio quel periodo per fare i lavori. Ci auguriamo che il transennamento sia solo il preavviso di un imminente cantiere che risolva definitivamente il problema”.