Innovazione e tradizione: il Tempio del Brunello

Tempio del BrunelloUn museo avveniristico e innovativo che proietta Montalcino alla pari dei più grandi territori enoici mondiali; un’esperienza completa che dal Brunello si apre verso la storia millenaria, l’archeologia, il patrimonio artistico, il paesaggio e la biodiversità; un polo culturale dove si fa educazione e formazione, si organizza cene ed eventi, dove con l’aiuto delle più avanzate tecnologie si impara la storia del Brunello e si può acquistare i vini dei produttori e le altre eccellenze del territorio, dal miele al tartufo, dall’olio allo zafferano, all’insegna della biodiversità. Tutto questo è il “Tempio del Brunello”, il progetto firmato da uno dei più grandi operatori culturali italiani, Opera Laboratori, in collaborazione col Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino e il Comune di Montalcino, e presentato oggi nel luogo in cui è ospitato, il complesso monumentale di Sant’Agostino, cuore millenario e culturale della città, ex convento risalente al tredicesimo secolo, che si sviluppa accanto alla chiesa di Sant’Agostino, scrigno di preziosi affreschi di scuola senese del secondo Trecento e appena riaperta al culto dopo una lunga fase di restauri.

Tempio del Brunello“Dopo un anno e mezzo di pandemia in cui le nostre energie si sono concentrate nel sostenere la comunità - afferma il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - abbiamo guardato anche al futuro e questo progetto è per noi nuova linfa vitale. Montalcino ha voglia di rinascita, ora è il momento. Lavorando di concerto con l’Arcidiocesi e il Consorzio del Brunello, con il braccio operativo di Opera Laboratori, intendiamo non solo promuovere il nostro territorio attraverso una formula innovativa che possa accogliere in maniera efficace i visitatori, ma creare all’interno del complesso di Sant’Agostino nuovi stimoli e spazi culturali per la comunità montalcinese dove arte, storia, musica, artigianalità e prodotti d’eccellenza possano fondersi alla cultura produttiva in un progetto organico”.

“Siamo convinti che il percorso del vino non si esaurisca in un bicchiere - continua il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci - ma sia sempre più un fenomeno di rilievo anche dal punto di vista culturale. Questo progetto ci rende entusiasti poichè il Tempio del Brunello non è solo un museo moderno e interattivo, ma anche un’esperienza profondamente rappresentativa del suo territorio che darà un valore aggiunto all’attività di promozione che lo stesso Consorzio già svolge per tutto il sistema socioeconomico di Montalcino”.

La dimensione accogliente e meditativa di InChiostro, primo chiostro coperto dell’ex convento, rappresenta il punto di partenza dei vari percorsi esperienziali: da qui, grazie all’applicazione ‘L’Oro di Montalcino’, sarà possibile essere guidati all’interno della chiesa di Sant’Agostino presentata da un video in cui Don Enrico Grassini, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, ne introduce le bellezze storico-artistiche. “La riapertura al pubblico del Complesso monumentale di Sant’Agostino - dichiara infatti Don Enrico Grassini - vuole essere un segno di rinascita, anche cristiana, dopo un periodo tanto difficile come quello della pandemia. Tornare a riappropriarsi di spazi dedicati alla cultura assume oggi, più che mai, un valore di straordinaria importanza. Possa la bellezza dell’arte portare il territorio di Montalcino ad una speranza nuova e feconda”. La visita continua poi all’interno del suggestivo Museo Archeologico sotterraneo, illustrato in prima persona dagli archeologi, Luca Cappuccini, Luigi Donati e Jacopo Tabolli, che hanno scoperto e studiato i reperti etruschi conservati, provenienti in larga parte dal vicino Poggio Civitella, unico esempio di fortezza etrusca ancora oggi esistente. 

Tempio del BrunelloDa Inchiostro si accede poi nelle Raccolte Museali Civica e Diocesana, ricca collezione tutta da scoprire di statue lignee e ‘fondi oro’ di scuola senese di proprietà comunale e provenienti dalle chiese dell’antica diocesi, impreziosita da una corposa raccolta di maioliche arcaiche del Duecento e dalle antiche opere della vicina Abbazia di Sant’Antimo. Le note di una giovane flautista montalcinese, Cecilia Cuglitore, accompagneranno il commento storico artistico dei dipinti più rappresentativi.

La video intervista al professor Bruno Bonucci traccerà un profilo storico dalla Montalcino medievale all’età contemporanea, evidenziando la vocazione produttiva, artigianale e imprenditoriale della comunità montalcinese dal suo stato embrionale fino all’economia del Brunello. Da Inchiostro inizia poi l’esperienza alla scoperta del rigoglioso territorio di Montalcino: postazioni con visori di realtà virtuale chiamate InVolo consentiranno di immergersi fra ville e castelli, scorci mozzafiato del centro urbano, piccoli paesi del vasto e diversificato territorio comunale. Se negli affreschi trecenteschi con gli Effetti del Buongoverno Ambrogio Lorenzetti si cimentò in una nuova forma d’espressione della pittura per planare sulla campagna senese ‘a volo d’uccello’ al fine di presentarne la bellezza e la produttività, a Montalcino oggi le più moderne tecnologie consentono di esperire le meraviglie del territorio attraverso uno sguardo nuovo che abbraccia il paesaggio dalla luce dell’alba a quella del tramonto; si prospetta e si incoraggia così, una volta terminato il percorso all’interno del complesso di Sant’Agostino, l’esperienza reale di visita del centro storico e della campagna fuori dalle mura castellane, lungo i diversi versanti della collina.

Tempio del Brunello

Passando nel chiostro scoperto, quello chiamato un tempo il ‘chiostro d’estate’ del convento, si scende nel Tempio del Brunello; percorrendo verso il basso la scala, si percepisce un cambiamento di livello di profondità, una gradatio di clima, dalla luce alle tenebre, mentre i suoni della cantina rimandano anche alla ‘gradazione’ del vino: tanto è profonda l’appartenenza del Brunello al territorio di Montalcino, quanto più consapevole e distintiva la personalità del vino. Il Tempio del Brunello, il cui allestimento è stato realizzato da Opera Laboratori e per la parte multimediale da ETT, società leader rispettivamente nel settore museale e dell’innovazione digitale, si articola negli ambienti ipogei dell’ex convento, adiacenti alla sede del Consorzio del Vino Brunello. Il contributo del Consorzio per il progetto, grazie alla competente e generosa consulenza del vicepresidente Stefano Cinelli Colombini e all’autorevole curatela scientifica di Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano, orgoglio montalcinese, ha avuto un ruolo primario e determinante.

Chiostro Enoteca“Con l’Oro di Montalcino e il Tempio del Brunello - afferma Giuseppe Costa, presidente di Opera Laboratori - abbiamo voluto coniugare l’esperienza acquisita in oltre vent’anni di gestione museale con la competenza e la sensibilità di coloro che ci hanno accompagnato in questo percorso. Ringrazio l’Arcidiocesi di Siena per la rinnovata fiducia accordataci nella valorizzazione dei loro beni attraverso il costante dialogo tra arte e spiritualità, il Comune di Montalcino per il supporto istituzionale che non è mai venuto meno e tutta la struttura del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino per la professionalità dimostrata e l’impegno profuso. Un sentito ringraziamento, infine, va ai laboratori di Opera che hanno sviluppato e realizzato il progetto in tutti i suoi aspetti, dalla produzione culturale alla progettazione tecnica, dall’allestimento alla comunicazione visiva, dalla promozione all’ospitalità”.
Enoteca Tempio del BrunelloAccanto alla sede del Consorzio, dunque, all’interno di quello che in passato era il Rex, il vecchio cinema di Montalcino, è come se oggi fosse custodito il segreto del Brunello, il vero Re del territorio. Ci si avvicina ad esso attraverso video immersivi che evocano “I quattro pilastri”, ovvero i concetti fondanti che hanno determinato l’unicità del vino di Montalcino: il terreno, la biodiversità del territorio, il clima, il lavoro delle persone, il loro crederci e saperci fare in un’ottica di rispetto della tradizione, di scrupolosa e umile quotidianità e di lucida prospettiva futura. Tali concetti saranno ribaditi dalla chiarezza delle Voci del Brunello, uno scambio di battute tra coloro che nel mondo nel Brunello hanno portato novità ed energia positiva, solo persone vere, in qualità di rappresentanti di una comunità autentica. Come i filari, solchi verdeggianti sul terreno, scandiscono e disegnano il territorio di Montalcino, si procede nello spazio successivo, chiamato Quadro divino, dove il visitatore può lasciare il ‘segno’ della sua esperienza lungo il percorso e mettere in gioco la propria creatività, sviluppando le sensazioni e le suggestioni ricevute nelle precedenti esperienze. Quadro divino dunque è il segno dell’esperienza sul visitatore, che a sua volta è invitato a lasciare il proprio segno nel luogo, un po’ come il percorso che ha compiuto sul territorio per arrivare a Montalcino. I colori, le immagini e le atmosfere vengono qui presentate in una vera e propria palette cromatica, l’identità visiva di Montalcino, da utilizzare in maniera libera ed emozionale. Ciascun visitatore potrà creare così, attraverso postazioni touch, la propria composizione artistica, che potrà essere inviata a parete e condivisa tramite email e social.

Il terzo ambiente ipogeo, sostenuto da archi ogivali, che nelle forme rimandano a un calice rovesciato, è Calix. Qui, attraverso la tecnica del mapping accompagnata da suggestive sonorità realizzate appositamente per il Tempio del Brunello, il visitatore si troverà immerso in un’esperienza dal forte impatto emotivo: saranno presentati capolavori artistici, espressione dell’ispirazione e del lavoro creativo che la terra di Montalcino ha saputo infondere nell’uomo. Dal paesaggio degli Effetti del Buon Governo si passa alle tavole trecentesche del miracolo delle Nozze di Cana e dell’Ultima Cena dove il vino viene servito nelle ceramiche analoghe a quelle conservate all’interno del Museo di Montalcino. La proiezione si conclude con la Madonna della Misericordia di Vincenzo Tamagni che idealmente protegge tutto il territorio di Montalcino, evocando la profonda devozione mariana della zona.

InchiostroRisalendo, si arriva di nuovo nella luce del chiostro scoperto dove sarà possibile condividere e concludere l’esperienza, dialogando di cultura, d’arte e di vino mentre si sorseggia un calice di Brunello presso l’Enoteca Bistrot Caffetteria del Tempio del Brunello. Un luogo di divulgazione conviviale dove potersi avvicinare alla conoscenza enologica a tutti i livelli. Attraverso il dispositivo di applicazione mobile, infatti, sarà possibile rispondere a una serie di domande relative al proprio temperamento in modo da guidare il visitatore nella scelta del Brunello più in linea con la propria personalità. Si verrà poi guidati da sommelier professionisti e da un sommelier digitale multilingua, che permetteranno di cogliere i gesti e le ritualità che accompagnano la degustazione, delineando le caratteristiche organolettiche del Rosso e del Brunello di Montalcino. Passando di nuovo da Inchiostro verso l’uscita, attraverso l’applicazione mobile, quattro video interviste illustreranno gli ori di Montalcino. Miele, zafferano, olio e tartufi saranno presentati da Federico Ciacci, Marzio Saladini, Carlo Alberto Bindi e Paolo Valdambrini che racconteranno le proprietà, la storia, la tradizione dei quattro prodotti, principi del territorio.

Chiesa di Sant'AgostinoE ora è arrivato il momento di lasciare il complesso di Sant’Agostino e, per chi lo vorrà, proseguire il viaggio tra arte, storia, cultura e gusto, alla scoperta di ciò che rende unico Montalcino e il suo territorio. Attraverso l’applicazione mobile il visitatore sarà guidato verso i maggiori punti d’interesse geolocalizzati e commentati da schede testuali, audio, photo gallery e video che integreranno la visita: dalla cattedrale di San Salvatore al Palazzo Comunale di Montalcino, dall’Abbazia di Sant’Antimo fino a San Giovanni d’Asso, dal castello di Poggio alle Mura fino al San Michele sperduto nel bosco, dall’Abbadia Ardenga fino a Montisi, si potrà abbracciare tutto il territorio comunale che si offre con fierezza e autenticità nel cuore.
Il Tempio del Brunello è aperto tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 19. Il costo del biglietto è di 10 euro. Info e booking: Info e booking orodimontalcino.it +39 0577 286300 orodimontalcino@operalaboratori.com.

Focus: Tempio del Brunello, scheda del progetto

Un unico filone narrativo unisce gli ambienti protagonisti dell’allestimento del Tempio del Brunello, all’interno dell’ex convento di Sant’Agostino a Montalcino. Un crescendo concettuale ed emozionale accompagna il visitatore alla scoperta delle peculiarità del Brunello di Montalcino e del territorio che lo vede nascere, del lavoro e della passione che contraddistingue i protagonisti della sua storia e della sua evoluzione futura. Grazie alla narrazione del legame stretto e costante con il territorio di Montalcino e delle colline che lo circondano, l’esperienza di visita si configura come un dialogo continuo tra il visitatore e le atmosfere che contribuiscono a rendere il Brunello di Montalcino un unicum, così caratterizzato e caratterizzante.

ALLESTIMENTO

InchiostroInchiostro

Il percorso di visita inizia in un chiostro coperto, ambiente di raccordo dell’intero complesso: da qui si accede anche alle due sezioni del Museo Civico e Diocesano di Montalcino, la raccolta d’Arte Sacra e la raccolta Archeologica. In questo ambiente sono allestite diverse postazioni di fruizione di video in realtà virtuale che attraverso riprese suggestive e voli di drone intendono raccontare il territorio a 360°: in questo modo, il visitatore è in grado di avere una prima esperienza di contatto con i luoghi e i panorami tipici montalcinesi. Il passaggio dai chiostri agli ambienti ipogei che caratterizzano il percorso da qui in poi è scandito e accompagnato, sia fisicamente che concettualmente, da una rampa di scale: tramite specifici sensori, al passaggio dei visitatori suoni evocativi, legati al mondo del vino e della lavorazione in cantina, riecheggiano negli ambienti, creando un’atmosfera caratterizzante e sancendo in modo netto l’inizio del viaggio di scoperta del Brunello di Montalcino.

PRIMO AMBIENTE IPOGEO - Rex: Brunello, il re del territorio

Artwall

Il primo ambiente ipogeo accoglie i visitatori con un Artwall costituito da monitor sulle due pareti laterali e a pavimento: durante l’esperienza, una serie di immagini suggestive, unite in un’unica composizione, creano una vera e propria poesia visiva. Attraverso il potere evocativo delle immagini e del sound design, si raccontano così i quattro pilastri del Brunello di Montalcino: la Culla del Brunello, con approfondimenti sulla vision di ieri e di oggi, il Territorio, la Tecnica e l’Ethnos, con il racconto della comunità inclusiva e plurale che sta alla base della produzione del Brunello di Montalcino.

Voci del Brunello

Proseguendo nel primo ambiente ipogeo, un mapping a parete presenta i protagonisti del Brunello di Montalcino, che hanno contribuito alla sua storia e al suo successo. Attraverso interviste e riprese originali, rari materiali d’archivio e Computer Grafica, le parole dei protagonisti accompagnano i visitatori in un evocativo viaggio, anche temporale, che parte dalla fine dell’Ottocento fino ad arrivare alle evoluzioni di un prodotto unico, che ha fatto della qualità la sua caratteristica principale. Le storie e i rimandi alla componente umana che ne ha determinato il successo e ne ha sancito in maniera inequivocabile il valore sono accompagnate da suggestive immagini del passato e del presente: tracce di un’opera tanto personale quanto collettiva.

SECONDO AMBIENTE IPOGEO – Quadro divino: lascia il segno nel Tempio del Brunello

Il secondo ambiente ipogeo chiama il visitatore a sperimentare la propria creatività, sviluppando le sensazioni e le suggestioni ricevute nelle esperienze precedenti. I colori, le immagini e le atmosfere legate al Brunello di Montalcino vengono qui presentate in una vera e propria palette cromatica: tramite postazioni con monitor touch i visitatori possono selezionare i diversi colori che caratterizzano la “palette” di Montalcino, giocando con il segno grafico del logo che caratterizza il Tempio del Brunello per progettare una composizione. Una volta creata la propria e personale opera d’arte, espressione dell’incontro tra la personalità del visitatore e quella del Brunello, questa può essere inviata ad un Artwall a parete, unendosi alle altre in un mosaico di composizioni artistiche personali, e inviata tramite mail, consentendo ai visitatori di portare a casa un piacevole ricordo dell’esperienza.

TERZO AMBIENTE IPOGEO - Calix: l’incontro

Il terzo ambiente ipogeo rappresenta il culmine di un climax emozionale. Attraverso la tecnica del projection mapping ed un suggestivo sound design, il visitatore si troverà immerso in un’esperienza dal forte impatto emotivo. L’incontro con il vino avverrà mediante la scoperta dei più importanti capolavori dell’arte senese che lo hanno spesso rappresentato nel corso dei secoli.

Il vino è un’arte e può essere apprezzato anche attraverso l’arte.
In quest’ultima sala ad essere valorizzata sarà la cultura del territorio che da sempre ha celebrato il suo legame col vino attraverso molteplici espressioni artistiche.
Le immagini animeranno le volte dell’ambiente, creando nuove rappresentazioni e connessioni. I particolari dell’arte pittorica di questo territorio diventeranno simboli e nuove chiavi di scoperta in un percorso che avvicina il vino all’arte rendendoli presenti entrambi in un’esperienza totalizzante

Tempio del Brunello: Enoteca, Bistrot e Caffetteria

Il chiostro scoperto presenta un suggestivo skyline panoramico, che permette l’attivazione tramite app mobile di foto sferiche a 360°. In questo modo, oltre ad incuriosire i visitatori fornendo loro un’ampia panoramica dell’offerta culturale del territorio, si consente una visita virtuale e privilegiata a siti e luoghi non sempre aperti o facilmente raggiungibili. Il chiostro scoperto costituisce anche il dehors dell’Enoteca, pronto ad accogliere degustazioni e momenti di convivialità.

APP - Ori di Montalcino

L’app mobile costituisce uno strumento di guida e di approfondimento dell’esperienza di visita nella sua interezza: i tre itinerari proposti - Complesso di Sant’Agostino, Montalcino, Territorio - intendono accompagnare il visitatore alla scoperta dei luoghi e della storia che li contraddistingue. L’app è pensata per diventare uno strumento di unione tra l’esterno e l’interno, tra i territori limitrofi e il Complesso di Sant’Agostino: ogni punto di interesse è geolocalizzato e caratterizzato da schede testuali, audio, gallery, video o contenuti multimediali, che integrano la visita. All’interno del percorso, l’app permette di attivare diversi contenuti, in particolare nel chiostro scoperto e in Enoteca, favorendo l’interazione tra il visitatore e alcune delle postazioni, e permettendogli di personalizzare l’esperienza.

ENOTECA

Vetrina interattiva

L’incontro con il Brunello continuerà all’esterno, in prossimità della vetrina dell’Enoteca. Qui il visitatore sarà invitato a interagire con i contenuti multimediali presenti. Attraverso l’app, infatti, sarà possibile rispondere ad una serie di domande relative al temperamento e alla personalità. Al termine dell’esperienza sulla vetrina si attiverà un video legato alle preferenze espresse. Al contempo l’app presenterà una serie di etichette connesse con i tratti distintivi del visitatore, in modo da guidare nella scelta del Brunello più in linea con la propria personalità.

Scaffali aumentati e scaffali interattivi

All’interno dell’Enoteca gli scaffali permetteranno una nuova esperienza interattiva, legata all’approfondimento di quattro macro-categorie del vino. Il visitatore potrà utilizzare la propria app di visita per accedere a contenuti aggiuntivi e video che gli consentiranno di selezionare e apprezzare meglio i vini esposti.

Questi costituiscono parte integrante dell’esposizione, in quanto mostrano ai visitatori composizioni di immagini e video sempre nuovi e aggiornabili, sulla base delle tipologie di bottiglie esposte e della periodicità. Gli scaffali aumentati consentono ai visitatori di scansionare dei QR Code, sempre tramite app mobile, e fruire in autonomia di contenuti di approfondimento.

Slider

All’interno dell’Enoteca sarà possibile interagire con una particolare postazione costituita da una parete in tessuto e un monitor scorrevole. Il visitatore, spostando il monitor sulla parete, potrà comprendere le diverse sfumature di colore rosso che caratterizzano il Brunello a seconda delle annate. La postazione si configura dunque come una linea del tempo in cui quattro differenti video permettono di osservare le variazioni di colore del Brunello nel corso di 75 anni di invecchiamento.

Sommelier digitale

In un’ottica di aumento della convivialità, del dialogo e dell’esperienza collettiva e di comunità che sta dietro la nascita e l’evoluzione del Brunello di Montalcino, l’Enoteca intende porsi come il luogo di condivisione per eccellenza. Una volta acquistata la bottiglia desiderata, delle postazioni con monitor touch consentono ai visitatori di effettuare una degustazione professionale, accompagnati da un vero e proprio sommelier “digitale”. Ogni tipologia di vino è associata ad un diverso tag NFC: una volta avvicinato il tag al lettore accanto al monitor viene avviata la guida all’assaggio e alla degustazione, che attraverso un’infografica accattivante permetterà di cogliere i gesti e le ritualità che accompagnano la degustazione di un vino.

Guarda il video:

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