C’è un progetto nato nel nostro territorio che si sta contraddistinguendo per qualità e identità. Parliamo del “Paniere Magico”, presentato ormai quattro anni fa, e che riunisce tutte le specialità del distretto agricolo di Montalcino per offrire alle mense scolastiche, prodotti sicuri e locali. Un modo anche per far conoscere, attraverso gusto, sapori e colori, alle nuove generazioni quanto di eccezionale e unico questa terra sa offrire. Un progetto che sta ricevendo apprezzamenti e consensi tanto che Sei Toscana nell’ambito dell’iniziativa “Ambiente in Comune” per due anni consecutivi ha premiato il “Paniere Magico”. Farro, orzo, fagioli, miele, lenticchie, ceci, ricotta, pecorino, zafferano, tartufo, prugne essiccate, cinghiale sono gli alimenti che compongono il menù a km 0, prodotti di filiera corta provenienti dal distretto Rurale di Montalcino che sono particolarmente apprezzati da studenti e genitori. Un’idea che ha visto il coinvolgimento di un nutrizionista e la collaborazione delle aziende della zona. Abbiamo contatto Elena Marini dell’Ufficio Istruzione del Comune di Montalcino che ci ha spiegato come è nato e come sta andando avanti il progetto del “Paniere Magico”.
“L’Amministrazione Comunale di Montalcino - spiega Marini - è da anni impegnata nella valorizzazione di qualità dei prodotti agro-alimentari del proprio territorio, tanto da aver promosso l’approvazione, sin dal 2016, di un accordo economico di programma per la costituzione del distretto rurale tra i Comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso (oggi riuniti nel medesimo ente: Comune di Montalcino). L’accordo di programma, muovendo dall’analisi del contesto territoriale specifico, evidenziava l’insieme delle ricchezze ed opportunità rappresentate dalla maggior parte delle imprese locali operanti nel settore agro-alimentare; non solo per l’eccellenza della produzione enologica ma anche per l’impegno produttivo di altri comparti di interesse agricolo in grado di garantire al consumatore prodotti di assoluta qualità e prestigio quali le produzioni di olio extra vergine di oliva, quelle del comparto zootecnico e lattiero-caseario, la produzione di miele, cereali, legumi, zafferano ed in generale i prodotti della selvicoltura. Per il cinghiale, infine, viene formalizzato un impegno congiunto tra gestore del servizio e associazioni venatorie del territorio per il prelievo dei capi, il conferimento delle carcasse al mattatoio individuato dal gestore, le procedure medico-veterinarie correlate e la lavorazione ed il confezionamento delle carni”. Dunque “nasce da questa innovativa intuizione il progetto del “Paniere magico”, finalizzato all’inserimento nel menù scolastico di prodotti agro-alimentari di stretta produzione locale (“filiera corta” e “chilometro zero”). L’iniziativa, che è stata oggetto nello scorso anno di periodiche sperimentazioni sul campo onde poterne valutare il reale impatto e la fattibilità operativa, ha ricevuto un ampio consenso tra i piccoli consumatori e le famiglie, confermato anche da una serie di verifiche oggettive promosse dalla commissione mensa sulla valutazione del gradimento e sull’incidenza degli scarti. In special modo, le preparazioni di “risotto allo zafferano” (proposta a cadenza mensile, per l’intero anno scolastico, riservata alle scuole dell’infanzia e primarie) e di “spezzatino di cinghiale” (proposta a cadenza mensile, limitata, in ragione del calendario venatorio, ai soli mesi di novembre, dicembre e gennaio, sempre per le sole scuole dell’infanzia e primarie) hanno evidenziato da parte degli utenti del servizio di ristorazione scolastica un generale e diffuso apprezzamento con una modesta incidenza per la richiamata problematica degli scarti, confermando come dette preparazioni siano state riconosciute dalla platea dei consumatori come piatti assolutamente consueti, familiari e, proprio per questo, graditi”.