In un periodo oscuro per tutto il settore italiano brilla la luce della ristorazione di Montalcino, che torna ad avere un ristorante stellato a distanza di 11 anni. Il riconoscimento ottenuto dalla Sala dei Grappoli di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef pugliese Domenico Francone, è la prova della grande crescita della cucina montalcinese, che mira a raggiungere l’eccellenza del suo vino di punta, il Brunello. “Chi ama la rielaborazione della tradizione toscana in forme creative, nonché eleganti presentazioni – scrive la Guida Michelin – correrà qui, ai piedi di un magnifico castello medioevale. Artefice di tutto ciò è un cuoco pugliese che non rinuncia a disseminare, qua e là, spunti della sua solare terra natia”.
Ma nella Guida Michelin 2021 ci sono altri locali del territorio: la Taverna del Grappolo Blu di Luciano Moretti, per esempio, conferma per il terzo anno il “Bib Gourmand”, la faccia sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi, riconoscimento che premia un ristorante che propone una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo, sotto i 35 euro. “L’insegna – scrive la guida – già evoca il vero ‘principe’ della località, che occupa molte pagine della lista vini di questo tipico ristorante; cucina toscana attenta a materie prime e ricette della tradizione in un ambiente piacevolmente conviviale”.
Ricevono invece il “Piatto”, premio che indica i locali che propongono un buon pasto con prodotti di qualità, il ristorante Boccon Divino a Montalcino (“Una casa colonica alle porte del paese, nel piatto i sapori del territorio leggermente rivisitati in chiave moderna ed alcuni evergreen come il peposo e la zuppa di cipolle”), il ristorante Campo del Drago a Castiglion del Bosco (“una cucina di alta fattura assecondata da una raffinata atmosfera ed un accurato servizio, che donano allo spirito quella rilassatezza per godere al top. La cucina ha un respiro nazionale e propone piatti italiani talvolta rivisitati”) e il ristorante La Locanda del Castello a San Giovanni d’Asso (“all’interno di un castello del ‘500, una bella scalinata conduce agli ambienti signorili del ristorante, mentre nel piatto gli inconfondibili sapori di questa terra. Menu di stagione a base di tartufo”).