Il segreto del Brunello di Montalcino non risiede in una tecnica di vinificazione o in una forma di invecchiamento particolare. Il segreto è nel vigneto (100% Sangiovese che trova la sua massima espressione nelle colline toscane), nell’irriproducibile terroir, aspetto fondamentale perché rende unici i vini di Montalcino, nel particolare microclima, dall’esposizione in collina al vento che mantiene pulita l’aria, e poi nel fattore umano. Lo spiega Andrea Costanti, alla guida di una delle cantine storiche di Brunello, mentre l’agronomo Donato Bagnulo sottolinea le operazioni in vigna post-vendemmia, dalla concimazione al sovescio, per far crescere la vitalità delle piante e favorire un germogliamento omogeneo in primavera, che ci condurrà a una perfetta fioritura.
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