Vuota, deserta, silenziosa. Eccola la Montalcino di questi giorni non certo felici e che ci ricorderemo a lungo. Saracinesche abbassate, serrande chiuse, solo qualche persona in giro con il suo sacchetto della spesa o della farmacia. Niente turisti (come si vede dalle foto inviate da un nostro lettore), porte dei ristoranti “closed” e i colori e gli odori della primavera che si stanno facendo attendere così come il ritorno alla normalità. Lo slalom per il centro non è più tra il gruppo dei turisti piantati in mezzo alla piazza per farsi un selfie, adesso solo qualche macchina parcheggiata riesce a colorare un vuoto plastico e che ci penetra nell’anima. Eppure, ogni tanto, alzando gli occhi al cielo vediamo sventolare un tricolore che sa tanto di coraggio e di compattezza. Una bandiera che vola tra i vicoli del centro storico o che svetta sul manto erboso di Torrenieri. Sì, ci stiamo stancando di stare a casa, vogliamo tornare alla normalità. Il contatto umano non si può comprare alla bottega virtuale. Ma non sappiamo nemmeno se tutto tornerà come prima, non possiamo prevedere quanto questo maledetto Coronavirus cambierà le nostre vite, il nostro lavoro, il nostro modo di intendere la vita sociale e lo sport. Ma una cosa è certa: se ci disuniamo è finita. E allora forza e coraggio, servono misure eccezionali da parte di tutti. Anche da trovare dentro noi stessi.
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