Una cosa è certa: sul rinnovamento delle Feste Identitarie di Montalcino non c’è mai stata così tanta sintonia. Ieri sera i vertici dei Quartieri si sono incontrati nel Borghetto per trovare una data di presentazione dei nuovi costumi (da consegnare ad Alessandro Nafi e all’amministrazione comunale) e per fare il punto sull’ultima novità, quella di una Fondazione culturale che possa rilanciare la Sagra del Tordo e l’Apertura delle Cacce.
“La Ruga è favorevole perché è uno strumento utile per portare avanti la tradizione ma con qualche rinnovamento”, spiega il presidente del Quartiere gialloblu Viola Gorelli. “La Fondazione deve essere un momento di rinnovamento importante per la festa, spunto per i quartieri per far convogliare le migliori idee possibili su un tema così importante per Montalcino tutto - aggiunge Giulio Cortonesi, n. 1 del Travaglio - è un impegno forte che ci prendiamo ora per i prossimi 20 anni, è necessario lavorare tutti insieme per tralasciare i particolarismi e pensare solo al bene comune”.
“La Fondazione è un’ottima cosa per ricostruire la Festa anche se l’ultima parola spetta ai quartieranti - sottolinea il presidente del Pianello Samuele Cecchini - stiamo vivendo un momento importante per il futuro di Montalcino, ci sono in ballo altri elementi come il rinnovo del corteo con l’inaugurazione dei nuovi costumi, un dato importante da valorizzare. Vorrei sottolineare come ci sia molta complicità tra noi presidenti”.
“La Festa è nata 60 anni fa ed era perfetta - commenta il governatore del Borghetto Jacopo Caporali - poi bisogna essere realisti, ci siamo adagiati e per vari motivi è andata peggiorando, diventando non dico secondaria ma quasi. Siamo in tempo per rimediare, niente è perduto. Oltre alla Fondazione, un altro motivo del contendere è la parte enogastronomica. Giocarsi tutto in un giorno e mezzo è rischioso. Prima tiravi su due pali e una colonna a costo quasi zero, adesso l’apertura dello stand costa circa 12.000 euro”.
Guarda l’intervista al presidente del Borghetto: