Sorpresa nel mondo del vino. Cerbaiona, uno dei produttori più importanti a Montalcino, ha deciso di non uscire con il Brunello 2015, l’annata che secondo molti “è destinata a rimanere nella storia”. Per il 2020 è previsto sull’ingresso sul mercato soltanto del Rosso di Montalcino 2015 che si presume che sarà accolto come un prodotto sopra la media nella categoria del Rosso. A dare la notizia, forte e sorprendente, è il distributore di vini e distillati Pellegrini S.p.A. Eppure tutti hanno lodato l’annata indimenticabile, quella del 2015, per il Sangiovese. Temperature elevate in estate seguite da piogge moderate che hanno garantito alle uve una maturazione costante, fatto che è stato confermato dagli ottimi risultati della vendemmia. E allora perché Cerbaiona ha deciso per lo stop riguardo al Brunello, vino pronto ad essere accolto nel migliore dei modi dal mondo degli eno-appassionati? Lo spiegano loro stessi. “Il Rosso di Montalcino 2015 - dice Matthew Fioretti, Managing Partner & Technical Director di Cerbaiona - in uscita a gennaio, è un prodotto dalla storia insolita poiché nasce come blend di due vini: per il 20% è Rosso di Montalcino, mentre il restante 80% era atto a divenire Brunello. Quest’ultimo l’ho declassato volontariamente a Rosso dopo aver deciso non produrre il Brunello di Montalcino 2015. La decisione è stata presa in seguito al riassetto fatto all’azienda in occasione del nostro insediamento come nuovi proprietari. Un riassetto che ha richiesto la ricostruzione totale della cantina, la predisposizione di nuovi impianti, la ristrutturazione dei vigneti e il completo rinnovo delle attrezzature. Così, mentre pensavo a come sarebbe potuto essere il Brunello di Montalcino 2015 nella sua forma più perfetta, ho dovuto fare i conti con il fatto che diversi aspetti di questo vino si erano formati prima del mio arrivo, essendo frutto dell’ultima vendemmia sotto il precedente proprietario. Sono quindi arrivato alla conclusione che, a prescindere dagli elogi e dai riconoscimenti del passato, dovevamo rinunciare a mettere sul mercato l’annata 2015 del prodotto di punta di Cerbaiona e lavorare maggiormente per determinare la giusta direzione che l’azienda doveva prendere”. Insomma, una scelta “filosofica” che forse non eliminerà la sorpresa ma che ovviamente merita rispetto. L’azienda probabilmente non ha sentito “sua” questa annata dimostrando una grande attenzione nel voler comunicare la propria identità. Scelta giusta o meno, sicuramente è destinata a far parlare gli addetti ai lavori. “La proprietà - sottolinea la nota stampa - in quanto custode di un vigneto privilegiato e di una tenuta storica, ha sentito la necessità di mettere in discussione il proprio operato e di non adagiarsi sugli allori, impegnandosi per raggiungere una visione in grado di portare alla luce tutto il potenziale di Cerbaiona”. Appuntamento, per il Brunello, al prossimo anno.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024