Paolo saluta e Montalcino resta senza barbiere

C’era un tempo, neanche troppo lontano, in cui Montalcino ospitava sei barbieri. A metà anni Ottanta la prima chiusura, seguita da altre quattro. Uno solo, Paolo Cencioni, aveva resistito, ma anche lui si è arreso all’avanzare della burocrazia e della tecnologia. “Questo esercizio il 31 dicembre 2019 cesserà l’attività per motivi non dipendenti dalla mia volontà”. Con questo messaggio, scritto in rosso su foglio bianco all’ingresso della sua “bottega”, ha comunicato l’amara decisione. “Volevo essere io a dire basta - spiega Cencioni alla Montalcinonews - e invece sono stato costretto. Dall’arrivo della ricevuta fiscale è stato un complicarsi la vita. Adesso ecco la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso”. La goccia sarebbero le nuove regole del 2020: Pos per i pagamenti con carta o bancomat, registratore di cassa elettronico e telefono fisso. Fantascienza, per Cencioni, che imparò il mestiere da ragazzo da un maestro come Alfredo Guarino e aprì il locale in Via Mazzini nel 1964, quando era ancora minorenne (la maggiore età si raggiungeva a 21 anni). Per questo “le prime cambiali le firmò mia mamma”, ci spiegò nel 2014 in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni di attività.

Il barbiere, in ogni paese, svolge(va) una funzione di centro di aggregazione sociale, punto d’incontro e di informazione in cui potersi tagliare barba e capelli, passare del tempo, scambiare due chiacchiere tra amici e ascoltare musica, dal vivo e non. “Tra un taglio e un altro suono la chitarra, tipica dei barbieri di una volta. E poi non mancano i cd, dai R.E.M. ai Dire Straits”, sottolinea Cencioni, che con la sua bottega rappresenta un pezzo di storia di Montalcino che ora rischia di andarsene per sempre. A meno che qualcuno, come successo con la tipografia La Stella, non voglia rilevare l’attività. “Gliela cederei gratis, inclusi gli strumenti di lavoro”, assicura Paolo, che resterà aperto in via straordinaria anche il prossimo lunedì, giorno tradizionale di chiusura. Quattro giorni ancora, e poi anche l’ultimo barbiere di Montalcino sarà soltanto un ricordo.