Quali sono le abitudini dei ragazzi toscani? Una fotografia emerge dai risultati del programma Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children), che dal 1983 coinvolge 49 nazioni in Europa e Nord America, L’indagine, condotta ogni 4 anni, viene realizzata in collaborazione con l’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa, utilizzando un protocollo comune che consente di confrontare i dati raccolti nei diversi Paesi, e anche di valutare l’impatto delle azioni messe in campo.
Ieri l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e Giacomo Lazzeri, professore aggregato del Dipartimento di medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena, hanno presentato i risultati relativi al 2018. La raccolta dei dati, promossa e finanziata dal Ministero della salute, ha coinvolto tutte le Regioni ed è stata svolta in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, università e ricerca. L’Istituto Superiore di Sanità è stato l’ente coordinatore, affiancato dalle Università di Torino, Padova e Siena, che sono storicamente coinvolte nel coordinamento di questa indagine. “Questo studo va avanti da oltre trent’anni, e ogni Regione ha il suo campione - spiega il professor Lazzeri - La Toscana è al di sotto delle medie nazionali e non emergono grandi problematiche. I fenomeni si sono stabilizzati nel tempo. L’aspetto importante è che tutte le scuole contattate hanno aderito, c’è stata una partecipazione del 100%”.
La rilevazione HBSC 2018 in Toscana
Il campione toscano è composto da 3.083 studenti (58.976 in Italia); le classi campione sono 186 (4.183 in Italia). Si tratta di un campione rappresentativo di ragazzi e ragazze di 11, 13 e 15 anni, che frequentano la scuola secondaria di I e II grado.
Le informazioni sono state raccolte attraverso due questionari anonimi e autocompilati: uno rivolto ai ragazzi e uno ai dirigenti scolastici. Il primo indaga aspetti sulla salute nella sua accezione più ampia: benessere fisico, psicologico, relazionale-sociale; il secondo raccoglie informazioni sul contesto scolastico in termini di infrastrutture e programmi di promozione della salute.
Focus - una sintesi dei risultati del programma HBSC per quanto riguarda gli adolescenti toscani:
Il 14,2% dei ragazzi di 11-15 anni è in sovrappeso e il 2,1% obeso; solo un terzo consuma frutta e verdura “almeno una volta al giorno” e purtroppo l’abitudine a non consumare la colazione nei giorni di scuola ha una prevalenza che va dal 16,3% a 11 anni, al 20,5% a 13 anni fino al 26,6% a 15 anni, valori in lieve peggioramento rispetto al 2014. Per contro, il consumo “almeno una volta al giorno” di bibite zuccherate/gassate è in calo rispetto alle precedenti indagini (11 anni: 9,7%; 13 anni:10,4%; 15 anni: 9,4%). L’attività fisica quotidiana (almeno 60 minuti) è praticata solo dal 9,6% dei ragazzi e 1 ragazzo su 4 trascorre più di 2 ore al giorno in attività sedentarie. La quota totale dei ragazzi di 11-15 anni che riferiscono di non aver fumato mai fumato una sigaretta è dell’81,2%, erano il 90,3% nel 2014. Nella nostra regione le 15enni che riferiscono di non aver mai fumato una sigaretta, negli ultimi 30 giorni, sono il doppio dei coetanei (11% vs 5,1%) Il 21,1% (43% il dato italiano) dei maschi e il 15,2% (37% dato italiano) delle femmine ha sperimentato il binge drinking (assunzione di 5 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) almeno una volta nell’ultimo anno. Circa 4 studenti 15enni su 10 hanno avuto qualche esperienza di gioco d’azzardo nella vita, più spesso tra i ragazzi (61,2%) rispetto alle coetanee (21%). Gioco d’azzardo a rischio/problematico al 7,6% (16%, con un +10% il dato italiano), in aumento rispetto al 2014. Il 10,1% dei 15enni e il 10,8% delle 15enni ha fatto uso di cannabis almeno un giorno nella vita. Oltre l’82,7% dei ragazzi giudica il proprio stato di salute soddisfacente, più del 60% ritiene i propri compagni di classe gentili e disponibili e il 63,3% dei ragazzi dichiara di avere fiducia negli insegnanti. L’8,2% (16,9% il dato italiano) degli undicenni, il 9,9% (13,7% dato italiano) dei tredicenni e il 5,4% (8,9% dato italiano) dei quindicenni dichiarano di essere stati vittima di atti di bullismo almeno una volta negli ultimi due mesi. Diminuisce con l’età la percentuale di coloro che dichiarano di aver subito azioni di cyberbullismo negli ultimi due mesi. I ragazzi che fanno uso problematico dei social media (Social Media Disorder Scale) sono il 9,8% delle ragazze e il 5% dei ragazzi.