C’è chi salta la scuola perché è malato, perché ha una visita o per motivi familiari, chi invece la “marina” per evitare un’interrogazione a cui arriverebbe impreparato. E poi c’è chi non va a scuola perché il mezzo pubblico lo ha lasciato a terra, a 40 km di distanza. È quello che è successo stamattina a una quindicina di studenti di Montalcino, che si sono visti arrivare un solo bus dei tre messi a disposizione dalla Tiemme. Le due linee dirette che portano a Siena erano infatti saltate. Perché? Secondo quanto raccolto dalla Montalcinonews, uno dei due bus si è guastato mentre stava uscendo dal deposito di Montalcino, bloccando così anche l’altro mezzo, impossibilitato ad uscire. “A quel punto i tempi per far venire un mezzo da Siena erano troppo lunghi, ci scusiamo per il disagio”, fanno sapere dalla Tiemme.
I ragazzi allora sono saliti sul pullman per Chianciano e sono scesi a Torrenieri, con l’idea di prendere la coincidenza che arriva da San Quirico. Solo che quel bus era già praticamente pieno. I più fortunati sono saliti, 14 sono rimasti a piedi e se qualcuno si è fatto accompagnare a scuola dai genitori, per gli altri non è rimasto che tornarsene a Montalcino. “Una giornata di scuola persa, alla faccia degli 80 euro al mese per l’abbonamento”, ci scrive Rita Giannone, mamma di uno dei malcapitati studenti. Ma la questione economica, che pure è sacrosanta, passa in secondo piano di fronte ad un tema decisamente più importante: la sicurezza.
Lasciare a piedi dei ragazzi, alcuni minorenni, non è proprio il massimo (anche se a quanto pare non c’è niente di illegale). I mezzi di stamattina non sono partiti, ma è capitato più volte di registrare problemi ai pullman in corsa. Meglio non immaginare cosa possa succedere in caso di stop in curva, o in altre situazioni pericolose. Ne va della sicurezza dei passeggeri, che pagano (non poco) per il servizio, ma anche del conducente.