A Montalcino sono già partiti i giochi di parola. Perché “cappotto” vuol dire sì il soprabito invernale, ma anche, in termini sportivi, vincere due gare di seguito. E la Ruga c’è riuscita, in un 2019 dove ha centrato prima l’Apertura delle Cacce di agosto e poi la Sagra del Tordo, entrambe tra l’altro al termine di un finale incertissimo, che ha reso spettacolare il Torneo e la diretta che la Montalcinonews ha offerto sulla sua pagina Facebook. “È stata emozionantissima - commenta Giampaolo Pierangioli, alla sua ultima gara da presidente - dalla nostra postazione si vede pochissimo, anche i Capitani non avevano capito come era andata a finire. Posso lasciare veramente con tranquillità, fare un cappotto non è facile e lasciare così è un sogno”.
“Una delle gare più difficili in assoluto, non ho mai avuto così tanta tensione come oggi. Fino a 35 metri ho tirato veramente male, sono stato uno dei peggiori, l’ultima distanza invece ho dato tutto - sottolinea l’arciere Giuseppe Montalto, impegnato nel finale in un appassionante duello col fratello Giulio Cesare, del Borghetto - siamo due fratelli, eravamo vicini e in due Quartieri rivali. Siamo a due gare uno contro l’altro, una l’ha vinta lui una io, mi ritiro così non gli darò la riprova. Ho deciso di prendermi un periodo di pausa e ci tenevo a chiudere con una vittoria”.
Vittoria n. 15 per l’altro arciere, Cesare Matteucci, “ma è come se fosse la prima. Le gare finiscono sempre all’ultima freccia, è successo anche ad agosto con Massimilano Casali. Per quanto ancora continuerò? Il mio ex compagno è arrivato a 20, vediamo se ci riesco a battere il primato ma l’età comincia ad avanzare!”.
“È un’emozione immensa - dice il capitano degli arcieri Andrea Pignattai - ho sofferto più delle altre volte. Sapevo che non sarebbe stata come alla Provaccia, c’è stata molta tensione e l’abbiamo un po’ accusata ma siamo stati bravissimi. Perché 41 metri? È una distanza dove si trovavano bene tutti e due, non ci abbiamo pensato molto”.
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