Montalcino è nel pieno della vendemmia, le aziende sono concentrate nella raccolta che, per quanto riguarda il Sangiovese destinato a Brunello, andrà avanti fino alla prima decade di ottobre. E tra i filari dei vigneti c’è grande soddisfazione, perché la 2019 potrebbe somigliare ad alcune delle ultime grandi annate. “A livello analitico azzarderei un paragone con la 2006 o la 2010”, dichiara il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci. “Il vino è frutto della vite e del lavoro dell’uomo ma il fattore climatico fa la differenza. Ed è andato benissimo. La vite non è mai andata in stress, la maturazione è ben fatta. La quantità non è eccessiva ma quantitativamente corretta, l’uva c’è a differenza della 2017. In più si registra una grande qualità. Ho parlato con tanti produttori e sono tutti soddisfatti. Il Consorzio analizza quattro aziende ai quattro versanti e i parametri analitici sono eccellenti. Non ci sono stati attacchi parassitari, l’uva è sana, il bel tempo continuerà nei prossimi giorni. Non potevamo chiedere di meglio”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024