L’acqua, si sa, è un bene primario per tutti, a maggior ragione per un pellegrino della Via Francigena. Che, se da una parte può godere delle bellezze del tratto senese, dall’altra deve fare spesso i conti con diversi disagi, come i fontanelli non funzionanti o non segnalati, o i tratti di strada sprovvisti di approvvigionamento idrico, ad esempio quello che collega Buonconvento a Torrenieri. Sono alcune delle criticità emerse dalla relazione stilata dal Gruppo Trekking Senese per conto del Comune di Siena, competente per la gestione della Francigena nel tratto da San Gimignano a Radicofani, che lambisce anche il lato nord del Comune di Montalcino.
Il rapporto evidenzia come circa la metà dei fontanelli d’acqua riscontri dei problemi. Su 21 presenti, 6 non sono funzionanti e 4 non adeguatamente segnalati. Una delle criticità maggiori riguarda il tratto da Buonconvento a Torrenieri. Un pellegrino o un escursionista che si abbevera a Buonconvento deve poi aspettare fino a Torrenieri per rifornirsi nuovamente. Nel mezzo ci sono 13 km, in gran parte soleggiati. Per questo il Gruppo Trekking Senese ha richiesto un fontanello a metà tracciato, in prossimità del podere Pecci.
“In collaborazione con i Comuni interessati - spiega l’assessore al turismo del Comune di Siena Alberto Tirelli - ci occuperemo delle procedure per l’installazione di almeno 4 nuovi fontanelli nella zona sud, che oggi presenta le maggiori criticità. Inoltre saranno collocati a fianco di ogni fontanello degli abbeveratoi a livello costante per gli animali domestici che sempre più spesso il pellegrino e l’escursionista portano al seguito”.
In autunno il tratto senese della Via Francigena conoscerà una nuova cartellonistica (parte della segnaletica attuale è vetusta) dove saranno scritti in quattro lingue un numero di soccorso e un codice associato alla tabella stessa, in modo da rendere immediato il rilevamento della posizione in caso di emergenze. A tal proposito il Gruppo Trekking Senese (associazione che è composta da circa 600 soci, è inserita nella Federazione Nazionale Escursionismo e ha collaborato con Google alla mappatura della Francigena nel 2016) ha lanciato il progetto “Trial Angel GTS”, che prevede l’impegno dei propri volontari nel presidiare il territorio, in particolar modo d’estate, per prestare supporto al camminatore fornendo informazioni utili e approvvigionamento idrico. L’idea è quella di riuscire ad organizzare un presidio costante su tutto il percorso, dotando i volontari di un mezzo fuoristrada, radio, materiale informativo, acqua potabile, kit di pronto soccorso e/o defibrillatore, contando anche nel supporto di istituzioni e privati.
La Via Francigena rimane un tema che ogni ente dovrebbe mettere al centro del proprio programma, per sfruttare quello che sarebbe un potenziale enorme (vedi Santiago de Compostela). Un argomento caldo che si ricollega a Torrenieri, località che sopporta da anni una serie di criticità e che potrebbe rilanciarsi sfruttando l’eco-turismo, attraverso nuove idee e nuove infrastrutture. Come un ostello, progetto inserito nel Dup del Comune di Montalcino, o come un nuovo tracciato che ripercorra un sentiero già esistente, che dal cimitero conduce ai cipressini di San Quirico, e che porterebbe le migliaia di pellegrini in uno dei posti più caratteristici del mondo, al momento escluso dalla Via Francigena, evitando per di più di camminare in un tratto asfaltato e trafficato come lo è la Cassia.