Quando succedono tragedie del genere è così complicato trovare una ragione, un pensiero, delle parole che riescano a colmare un enorme vuoto. I polpastrelli tremano sopra la tastiera, lo sguardo è fisso verso il display per capire se c’è un errore in quel lancio d’agenzia. Ma purtroppo è tutto vero, questa volta non arriveranno rettifiche. Giuditta Parisi, una figlia di Montalcino, ci ha lasciati. Quella montagna che tanto amava se l’è portata via. Una giovane donna di 47 anni, una mamma, una persona conosciuta da tutti per le sue buone maniere e l’educazione. Giuditta amava la montagna, la bicicletta e le attività all’aria aperta. Era una grande creativa, una combattiva, un’amante delle sfide. Caratteristiche che il cognome Parisi, a Montalcino, ha nel proprio dna. Da babbo Annibale, un punto riferimento storico e culturale per il nostro paese, alle sorelle Carlotta - che ha diffuso la sua arte e il nome di Montalcino in giro per l’Italia arrivando fino a Parigi - e Valentina il cui amore per lo sport l’ha portata, grazie alla sua energia, a diventare una ciclista professionista partecipando a corse importanti come il Giro d’Italia.
Giuditta aveva un feeling positivo con le arti moderne, era una grafica capace. Fondò un proprio studio, Archimedia, lasciava il segno. Laureata in Scienze della Comunicazione, lavorava negli ultimi anni come insegnante e nell’azienda di famiglia NostraVita, occupandosi delle relazioni e del ramo commerciale. Era stata lei, insieme a Carlotta, a realizzare il logo e la grafica dei vini. Perché anche in una bottiglia di Brunello il tocco di Giuditta si notava, la sua era una sensibilità spiccata. Era un cervello pieno di idee, come quando lanciò il “Gioco dell’Orcia”, un gioco da tavola ispirato al Gioco dell’Oca ma soprattutto un progetto nato per far conoscere ai bambini la Valdorcia.
La famiglia Parisi è sempre stato un gruppo unito nel realizzare le cose e spesso e volentieri le intuizioni nascevano proprio da Giuditta per poi decollare in un universo di colori grazie al talento di Carlotta e alla manualità di Annibale ma anche con i consigli sempre preziosi di Elena, la mamma di Giuditta, Carlotta e Valentina. Come ricorda il sindaco Silvio Franceschelli, “i Parisi a Montalcino sono noti per la loro grande creatività. Giuditta, come tutti loro, era dotata di un grande spessore culturale, ha portato arte e fantasia a Montalcino. La conoscevo, per un certo periodo abbiamo co-abitato professionalmente negli stessi locali. Una notizia devastante per tutti, non ci sono parole in questo momento: la voglio ricordare anche per la grande partecipazione alla vita del territorio”.
Per Giuditta Parisi la vita non è stata sempre facile. Ma il suo carattere forte l’ha portata a vincere in passato una brutta malattia e poco meno di due anni fa si mise in prima fila per organizzare la passeggiata di “Ottobre Rosa” a San Quirico. Ci teneva molto a sensibilizzare le persone sull’importanza dello screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori al seno. “Fare attività sportiva in questo paradiso - disse alla nostra redazione - ha il potere di aiutare a guarire. Lo sport mi ha supportato tanto nel momento più difficile. Un pensiero speciale va a chi ha combattuto con tutta se stessa questo male e purtroppo non ce l’ha fatta, a chi ne è uscita e a chi sta ancora combattendo”.
La tragedia di oggi ha messo in ginocchio tutta Montalcino che si stava godendo l’attesa per i giorni di festa in arrivo. No, non sarà la stessa cosa. Ma lassù ci sarà una nuova stella a guardarci, una stella che vuole vederci con il sorriso e con la voglia di affrontare e vincere le sfide della vita. Come ha sempre fatto lei. Ciao Giuditta.
Thank you for these kind words.
She has admirers all over the world.
We will miss her.
Frank Roberts.
Pennsylvania
USA.