Era il 1989 quando Dietmar Haslinger, agente musicale austriaco che organizza tour nel suo Paese, conobbe Montalcino. Da allora, per trent’anni, è tornato più volte, ha collezionato bottiglie di Brunello, ha approfondito la storia del territorio, ha conosciuto i suoi protagonisti. E ha raccolto queste conoscenze in un romanzo, “Brunello, Sex & Rock’n’Roll”, dove il personaggio principale è inventato, ma tutto il resto è reale. A partire dai produttori, che hanno accettato di entrare nel racconto, ispirato a fatti realmente accaduti.
Al centro della trama c’è Rick Gray, un mercante inglese che nel 1962 perde i genitori a seguito di un incidente aereo. Riceve un’enorme eredità e decide di ristrutturare la ricchezza importando beni dall’Italia all’Inghilterra. Nel 1967 incontra Vasco Sassetti, che gli vende del formaggio, gli fa assaggiare del vino e lo introduce ai Biondi Santi, che lo prendono come retailer. Comincia così una storia movimentata che spazia da Montalcino a Siena, da Vienna a Londra, passando per India, Marrakech e Jamaica, e che si conclude nel 2016 con la presentazione della Cantina Aurea di Francesco Illy.
Ma come mai la scelta del titolo? A spiegarlo, alla Montalcinonews, è lo stesso autore. “Il Brunello, perché è il miglior vino al mondo; il sesso, perché è importante per tutti, altrimenti non esisteremo, e ce n’è molto nel mio libro; il Rock’n’Roll, perché ad un certo punto il mercante incontra i Rolling Stones, che hanno un ruolo centrale nella storia. It’s a crazy mix”, assicura Haslinger, che ci ha messo tre anni per scrivere il libro, da lui stesso pubblicato a febbraio in lingua tedesca (l’intenzione, però, è di tradurlo in inglese e in italiano). Nella parte interna della copertina c’è l’elenco di tutti i produttori iscritti al Consorzio del Brunello, e una mappa che localizza le cantine a Montalcino. Il volume, insomma, si presenta come una grande opportunità per far conoscere il Brunello nell’ambiente germanofono.
Ma non è finita qui, perché Haslinger è anche in un certo senso un divulgatore. Ogni estate, a casa sua a St. Pölten, organizza una festa dove presenta a amici e parenti i nuovi vini di Montalcino di circa 20 cantine, abbinati ai piatti tipici toscani preparati da sua moglie. Haslinger versa il vino e racconta le particolarità, la storia e gli aneddoti dei produttori. “E nella mia testa - spiega - ho già in mente un secondo libro, dedicato stavolta a un vino austriaco, il Grüner Veltliner. Ma partendo sempre dal Brunello, il miglior vino del mondo”.