Reddito di cittadinanza, una delle misure di punta del governo targato 5Stelle e Lega e che ha diviso non poco l’opinione pubblica. Favorevoli o contrari all’idea fortemente voluta da Di Maio e dai pentastellati? Non è questo il posto dove discuterne. Ma piuttosto parliamo di numeri: ieri l’Istat ha pubblicato un “bollettino” importante che fa il punto della situazione fino ad oggi. Ammontano a 1.401.225 le domande di Reddito di Cittadinanza presentate al 15 luglio 2019, di queste sono 895.220 quelle accolte. Andando nello specifico, in provincia di Siena il totale delle domande presentate è pari a 3.620 ma quelle accolte si fermano a 1.833 (996 su 1.848 a marzo, 454 su 880 ad aprile, 270 su 576 a maggio, 113 su 245 a giugno, nessuna fino a metà luglio). Un interesse che, numeri alla mano, è in decrescita e questo può avere varie motivazioni. Di certo c’è che nel senese soltanto poco più di una domanda su due (il 50,6%) viene accolta.
Questi i dati provincia per provincia: ad Arezzo è stato accolto il 52,8% delle domande presentate (2.875 su 5.437), a Firenze il 48,8% (6.754 su 13.838), a Grosseto il 60% (2.409 su 4.015); a Livorno il 60,6% (4.456 su 7.354); a Lucca il 59,9% (4.154 su 6.928); a Massa Carrara il 63,2% (2.919 su 4.617); a Pisa il 55,4% (4.183 su 7.542); a Prato il 49,7% (1.797 su 3.616); a Pistoia il 57% (3.224 su 5.663); a Siena il 50,6% (1.833 su 3.620).
“I dati diffusi dall’Inps - commenta il presidente delle Acli della Toscana, Giacomo Martelli - confermano le preoccupazioni già emerse nello scorso mese di aprile, quando vennero resi noti dal ministero del Lavoro i primi numeri sul reddito di cittadinanza. Ci restituiscono la fotografia di una Toscana molto diversificata al proprio interno, con una minore incidenza della misura di sostegno nelle zone più dinamiche dal punto di vista imprenditoriale e occupazionale, e una maggiore sofferenza lungo la costa e nelle aree interne. Il reddito di cittadinanza è sicuramente una misura positiva, anche per l’ammontare delle risorse stanziate, ma non può essere inteso come l’unico rimedio e soprattutto fino ad ora è stato deficitario per la parte relativa alle politiche attive del lavoro. Inoltre - conclude Martelli - questi dati confermano i nostri dubbi della vigilia riguardo la possibilità che a restare esclusi dalla misura di sostegno fossero alla fine una porzione significativa anche tra i più bisognosi: in Toscana sono state presentate in totale 60.843 domande, e soltanto 34.604 sono state accolte. Ma nella nostra regione ci sono 62mila famiglie, pari a 140mila persone, che vivono in povertà assoluta e 59mila famiglie, pari a 110mila persone, che vivono in povertà relativa. È evidente che una buona parte di esse è rimasta esclusa dal reddito di cittadinanza”.