Donatella Cinelli Colombini confermata alla presidenza della Doc Orcia per il prossimo triennio (2019-2022). Inizia così il suo terzo mandato alla presidenza della denominazione, nata nel 2000 nel sud della Toscana e che abbraccia 12 comuni fra i territori del Brunello di Montalcino e del Vino Nobile di Montepulciano. Negli ultimi anni la giovane e ambiziosa Doc Orcia (che ha come con il claim “Orcia, il vino più bello del mondo”) è stata annoverata fra le piccole denominazioni italiane emergenti.
“Ancora una volta ringrazio per la fiducia e sono orgogliosa di ricoprire nuovamente questo incarico per l’Orcia Doc - afferma Donatella Cinelli Colombini - Il Consiglio intende continuare l’intenso lavoro di eventi, degustazioni e visite svolto nel passato puntando a consolidare la propria visibilità e commercializzazione nell’area di produzione. Un territorio che registra ogni anno un milione e mezzo di presenze turistiche e circa un milione di escursionisti soprattutto stranieri, per cui ha il mercato di esportazione proprio “sotto casa””
Il Consiglio di Amministrazione si rinnova anche con le nuove generazioni di due storiche aziende presenti nei board precedenti: Capitoni Marco e Cantina Campotondo che vedono rispettivamente l’ingresso di Angelo Capitoni ed Elena Salvicci. Altro nuovo ingresso è quello di Giovanna Santi (Bagnaia) e Carlo Pilenga (Agr. Trequanda) che affiancano quindi Antonio Rovito (Val d’Orcia Terre Senesi), Giuseppe Olivi (Le Buche), Roberto Rappuoli (Podere Forte), Gabriella Giannetti (San Savino) e i due vicepresidenti Giulitta Zamperini (Poggio Grande) e Roberto Terzuoli (SassodiSole) già presenti nel board precedente. Infine Andrea Giorgi (Sampieri del Fa) ricopre il ruolo di Segretario e Marco Turillazzi quello di Sindaco Revisore. Cinque membri su undici del Cda sono donne.
Due nuovi progetti su cui già si è messo a lavoro il consiglio: Il primo è un piano di marketing innovativo all’interno di un progetto di filiera che collega le cantine con la rete commerciale locale. Prevede di offrire a enoteche e ristoranti cantinette climatizzate in vetro e acciaio da usare per conservare le bottiglie Orcia e mostrare le aziende e le bellezze del territorio attraverso un display. Invece per le cantine che vendono in grande distribuzione saranno prodotti espositori in grado di rendere più visibile la denominazione. Il secondo, ancora ai primi sviluppi, riguarda direttamente i turisti con la realizzazione di master class studiate appositamente per loro. Un modo nuovo di mescolare cultura del vino e intrattenimento puntando sul nuovo ruolo assunto dall’enogastronomia nell’esperienza di viaggio e come attrattore turistico.
Il vino Orcia viene prodotto in una settantina di aziende di cui 40 iscritte al Consorzio e dal 2014 ricopre l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes. La produzione totale della denominazione è di 320.000 bottiglie l’anno con il Sangiovese come principale vitigno dei rossi. Una produzione di nicchia che punta ad essere sempre più visibile.