“La decisione del Tar della Toscana che ha sospeso in via cautelare la caccia in braccata al cinghiale, è di fatto una condanna a morte per tante produzioni viti-vinicole della Toscana e quindi per tante aziende che sulle viti e sul vino di qualità hanno fatto investimenti cospicui”. Questo il duro commento di Luca Sanjust presidente di A.VI.TO., l’associazione che riunisce i consorzi di produttori di vino della Toscana - compreso quello del Brunello di Montalcino e dell’Orcia - e che rappresenta oltre 5 mila imprese, per un fatturato stimato di circa un miliardo di euro ed una quota export superiore al 70%, nel commentare la decisione dei giudici amministrativi di sospendere la caccia in braccata al cinghiale.
“È evidente che si tratta di una mazzata durissima per tutti noi - ha aggiunto Luca Sanjust - perché ci lascia indifesi di fronte a una situazione oramai ingestibile in cui l’aumento sproporzionato e incontrollato degli ungulati ha completamente rovesciato qualsiasi principio di equilibrio naturale. Siamo in una situazione innaturale in cui non riportare queste popolazioni di cinghiali a un numero equilibrato significa non voler il bene della natura toscana”.
“I primi a pagare i conti di questa deriva falsamente ambientalista - conclude il presidente di A.VI.TO. - saranno proprio coloro che, come noi viticultori , sulla qualità dell’ambiente hanno fatto una scommessa imprenditoriale e di vita. Ci auguriamo che qualcuno quando anche il settore del vino sarà messo in ginocchio non venga da noi a piangere false lacrime di coccodrillo. O si interviene oggi, qui e ora, o è preferibile che chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica, taccia e lo faccia per sempre”.
Quella del presidente AVITO è una posizione di parte ed una informazione parziale.
Il TAR Toscana ha sospeso la caccia in braccata per il contenimento del cinghiale al di fuori della caccia. Dal primo giorno di ottobre a fine gennaio infatti sarà possibile effettuare la caccia al cinghiale in braccata.
È però vero che gli stessi interventi di contenimento possono essere effettuati con altre modalità: all’aspetto ed in girata con un ausiliario (cane abilitato) e diverse persone.
È inoltre aperta la caccia di selezione al cinghiale in tutte le zone non vocate per lo stesso.