Cristina Mariani-May, proprietaria e Ceo di Banfi è stata invitata a portare la sua testimonianza di produttrice vinicola al summit sul cambiamento climatico legato al mondo vinicolo, che si tiene a Porto da oggi fino al 7 marzo.
“Il focus principale per il futuro - dichiara Cristina Mariani-May” - è la sostenibilità. Uno dei miei obiettivi principali è lasciare ai miei figli il territorio in cui Banfi opera in uno stato migliore rispetto a come lo abbiamo trovato”. Un impegno che ormai va avanti da tempo.“A Banfi abbiamo iniziato a lavorare in modo sostenibile quando ancora non si parlava così tanto di sostenibilità. Assicurare un ecosistema bilanciato, mantenendo ed alimentando la biodiversità nella nostra tenuta, essere sempre alla ricerca di nuovi metodi per mantenere il nostro territorio in perfetta salute e i nostri vini salubri, oltre che ridurre al minimo il nostro impatto sul pianeta, sono diventati il nostro modus operandi”.
Il mondo vinicolo è fortemente legato all’ambiente e al territorio in cui lavora e, parlare delle sfide che ogni giorno si affrontano a causa del cambiamento climatico confrontandosi con proprietari di aziende vinicole, scienziati, leader economici, enologi, importatori, incoraggia tutto il settore a lavorare insieme, a trovare delle soluzioni a breve e medio termine, per ridurre l’impatto sull’ambiente. Oltre a Cristina Mariani-May, sono numerosi gli speaker di alto rilievo che porteranno la loro testimonianza, tra questi anche l’ex Vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, e che insieme produrranno il Protocollo di Porto. Nel 2000 Banfi ha iniziato un percorso sulle certificazioni che nel 2006 ha portato l’azienda ad ottenere, come prima azienda vinicola nel mondo, la certificazione per l’etica e la responsabilità sociale (ISO 14001, ISO 9001 and SA 8000). Dal 2015 Banfi redige, inoltre, il Bilancio di Sostenibilità con cui riporta per ciascun anno le pratiche sostenibili applicate ad ogni settore della propria attività.