Al Teatro della Grancia di Montisi, sabato 2 marzo alle ore 21.15, Gianmarco Nucciotti ci racconta “di quando” eravamo altro: storie che fanno divertire, che rattristano, che fanno riflettere. E che ci ricordano le nostre radici. Questa la presentazione dello spettacolo che ci è arrivata in redazione: “C’è una valigia culturale, quella che ci viene consegnata dalle esperienze della nostra vita. È qui, nella nostra mano. La vediamo, la sentiamo. Ne abbiamo consapevolezza. E poi c’è uno zaino appeso alle nostre spalle che sta lì, nascosto alla vista. Neanche ne avvertiamo il peso, eppure c’è. È l’altro bagaglio culturale, quello fatto di esperienze che non abbiamo vissuto. Sono le vite, il passato di altri che ci hanno preceduto. È la storia profonda dell’umanità, della nostra società. O magari, e forse soprattutto, della nostra comunità. Gli accadimenti piccoli o giganteschi che sono arrivati a noi attraverso racconti di racconti. Storie lontane e ripetute, a volte persino abusate, che ci parlano di come - e di quando - il flusso del tempo ci ha investiti. Di come e di quando è arrivata ciò che chiamiamo “modernità”. Di quando questa “modernità” non c’era, o era semplicemente altro. Di quando sono arrivate le automobili, la corrente in casa, l’acqua dal rubinetto, la tecnologia, il benessere. Di quando tutto questo non è piovuto dal cielo, ma ci è stato consegnato da mani sudice, stanche, screpolate. È per quelle mani che dobbiamo essere orgogliosi e tenere viva la mente dei ricordi. “Di quando”, è il racconto brillante di storie vere, storie di miti che non torneranno più”.
“Di Quando. Storie di personaggi e fatti non puramente casuali”, di Senio Nucciotti, regia di Manfredi Rutelli, con Gianmarco Nucciotti.