Torrenieri si appella al Comune, a rischio i tigli, un pezzo della memoria

Via delle Rimembranze a TorrenieriQuesta è la storia dei tigli, gli alberi del viale delle Rimembranze, a Torrenieri, posti a ricordo dei caduti nel primo conflitto mondiale, oggi a rischio a causa di alcune malattie.
Ma partiamo dall’inizio.
C’era una volta una guerra, il conflitto del 1915-1918, la guerra alla quale l’Italia, da poco unificata, partecipò, ebbe per la patria un costo in vite umane impareggiabile con oltre 600.000 soldati italiani caduti e numerosi invalidi e feriti. Ogni villaggio, anche il più sperduto dell’Italia, pianse i propri morti che furono ricordati con celebrazioni, monumenti, steli o con semplici lapidi poste in luoghi pubblici a ricordo del sacrificio dei propri conterranei. Il Comune di Montalcino contò 241 morti, 230 feriti e invalidi e 114 orfani, e la sola Frazione di Torrenieri, che all’epoca contava una popolazione che non arrivava a nemmeno 1000 abitanti, contò 27 militari deceduti - due Ufficiali, il Capitano Gualtiero Crocchi e il Tenente Ulisse Crocchi e 25 soldati.
E proprio a Torrenieri, terminato il conflitto fra i più sanguinosi che la storia ricorda, per ricordare e onorare i caduti, fu posta una lapide - a lato della Chiesa Parrocchiale e delimitata da quattro proiettili di cannone, uniti fra loro da catene in ferro - sulla quale vennero incisi i loro nomi e venne realizzato anche un “Viale delle Rimembranze”, quello che porta alla stazione ferroviaria. Sul lato della strada che allora costeggiava il piazzale dello scalo merci, furono messe a dimora 27 piccole piante di tiglio, ognuna delimitata da un cordolo circolare di cemento, all’interno del quale fu posta una piccola targa in travertino con inciso il nome del militare al quale la pianta era dedicata. Con la retorica che caratterizzava l’epoca, nelle cerimonie del 24 maggio e del 4 novembre - date che segnavano l’entrata dell’Italia in guerra e la fine del conflitto per la resa dell’Austria - ai piedi di ogni albero veniva deposto un mazzo di fiori; corone di fiori, invece erano poste sulla lapide presso la Chiesa, ai lati della quale, due reduci in divisa di fante, montavano la guardia. Terminata la Seconda Guerra Mondiale, restò solo l’omaggio floreale del 4 novembre al monumento presso la Chiesa, sulla cui lapide vennero aggiunti i nomi dei caduti in quel conflitto, militari e civili. Da allora, del “Viale delle Rimembranze”, restò solo la bella alberatura, ma le targhe con i nomi dei caduti andarono distrutte, probabilmente per l’azione delle ruote gommate dei camion tedeschi che, per molti mesi, durante il giorno, sostavano sotto l’alberatura del viale, per mimetizzarsi.
Oggi le famiglie di Torrenieri sono preoccupate perché gli alberi, quasi centenari e messaggeri della storia, non godono più di buona salute e uno dei tigli è già stato abbattuto. È stato lanciato un appello all’Amministrazione Comunale, con la richiesta di aver cura dei tigli ancora presenti e la richiesta di sostituire quello abbattuto. Lo scopo è quello di non dimenticare gli eventi tragici di cui gli alberi rappresentano la memoria ma anche non perdere un bel polmone verde per l’intero quartiere.
Certamente sulla salute dei tigli, oltre all’età, influisce anche l’inquinamento da traffico, quello da riscaldamento, le piogge acide e quant’altro provoca malattie nelle piante in genere. Su alcuni tigli è visibile la presenza di funghi parassiti così detti “a mensola” o “a tegola”, semicircolari, che provocano la “carie” dei tronchi, rendendoli più vulnerabili, perciò meno stabili, con conseguenze non prevedibili sulle persone e sulle cose, in caso di improvvise cadute anche per eventi atmosferici. Fra le piante, poi, le malattie fungine si diffondono anche per non corrette operazioni di potatura, in particolare se non sono sottoposti a disinfezione con i prodotti adatti. Oggi, per fortuna, vi sono tecniche diagnostiche e curative che prevedono iniezioni sul tronco con fitofarmaci idonei approvati dal Ministero della salute, che rispettano l’ambiente e non costituiscono un rischio per la popolazione che vive in zona.
L’auspicio degli abitanti di Torrenieri è che l’Amministrazione Comunale voglia e possa fare qualcosa, non solo per venire incontro ai desideri della popolazione, ma anche per rispettare la memoria di quei giovani che quasi cento anni fa furono mandati a morire lontano dalle loro case, dai familiari e dagli amici.

Un pensiero su “Torrenieri si appella al Comune, a rischio i tigli, un pezzo della memoria

  1. Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 il Comitato Soci Coop di Torrenieri, consapevole della situazione nella quale versavano gli alberi di Viale Crocchi, ha deciso di attivare un progetto sociale proprio su queste alberature.
    Alla luce dei recenti abbattimenti per motivi di pubblica sicurezza ed in relazione all’interesse cresciuto attorno a questo tema, cogliamo l’occasione per illustrare la nostra iniziativa sugli alberi del Viale delle Rimembranze.
    Il progetto, che dovrebbe essere presentato alla popolazione proprio domenica 4 novembre 2012 in occasione del 94° anniversario della fine del primo conflitto mondiale, prevederà l’installazione di un pannello illustrativo sulla storia del viale corredato di testi esplicativi e immagini storiche.
    Nella giornata di festa sarà inoltre effettuata anche la sostituzione di alcune alberature interne al nuovo “Parco della Stazione”, le quali – seppur di recente impianto – sono purtroppo morte.

    Il progetto intrapreso dal Comitato Soci Coop di Torrenieri rappresentare un primo livello di salvaguardia delle alberature che si propone di recuperare e riscoprire il valore storico e simbolico delle alberature; agendo su quella che può in qualche modo essere definita l’originaria identità del luogo.
    Ci auguriamo tuttavia che questa nostra prima iniziativa, pur non intervenendo a livello fisico sulle piante, possa rappresentare il preludio ad opportuni interventi per la messa in sicurezza e per la salvaguardia di questo importante patrimonio verde.

    La decisione di non intervenire direttamente sulle piante e privilegiare la “ricostruzione” della memoria storica del viale risiede inoltre in alcune riflessioni preliminari nate all’interno dello stesso Comitato Soci Coop di Torrenieri.
    In primo luogo al momento della stesura del nostro progetto non eravamo a conoscenza della reale portata del problema in termini aggressività e diffusione del patogeno che sta compromettendo i tigli del viale.
    Tale osservazione ha fatto sì che si temesse per le nuove piantumazioni previste per sostituire gli alberi abbattuti in quanto esse potrebbero essere facilmente preda della malattia, rendendo di fatto inutile gli sforzi profusi.
    Oltre alle riflessioni di carattere operativo e di gestione del verde urbano si è aperto un altro fronte di riflessione che a nostro avviso risulta essere altrettanto importante e che si lega principalmente alla ricostruzione dell’immagine viale.
    Procedere infatti al reimpianto degli alberi abbattuti con giovani alberi di vivaio (affiancandoli di fatto ad esemplari di oltre ottanta anni) influirebbe sicuramente sulla percezione del viale, compromettendo anche in futuro la sua peculiare unitarietà garantita dalla presenza di alberature coetanee.
    Non avendo perciò un quadro chiaro sulla gravità della malattia e preferendo non intervenire in mancanza di una strategia definita da parte degli enti competenti abbiamo preferito iniziare a lavorare “ai margini” del problema, augurandoci che questo nostro sforzo possa rappresentare un primo contributo per salvare la memoria ed il significato che si lega alle alberature del Viale delle Rimembranze.
    In tal senso dei primi passi sono già stati fatti in quanto il Comitato Soci Coop di Torrenieri ed Amministrazione Comunale di Montalcino hanno deciso di unire gli sforzi al fine di far sentire la loro voce presso Regione Toscana e Corpo Forestale dello Stato…speriamo a breve di poter dare buone notizie!

    Andrea Saladini
    Coordinatore Comitato Soci Coop di Torrenieri

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