“I nostri occhi stupefatti dai colori del mare del paese natio e dai cipressi che veleggiano sulle armoniose onde delle colline toscane. Viaggiare nella loro prospettiva infinita e pensare alla Bellezza del Paesaggio da tutelare e alle Donne da proteggere dalla violenza quotidiana”. Questa la dedica di Maria Carmela Lanzetta, vincitrice del premio Casato Prime Donne 2012 come esempio di nuova femminilità e di impegno civile capace di creare coinvolgimento. Le giurate del Premio Casato Prime Donne - Francesca Cinelli Colombini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione - hanno scelto il sindaco Lanzetta perché incarna i valori che rendono le donne un motore di crescita della società e di sviluppo economico: cultura, impegno, coraggio e capacità di coinvolgimento.
Maria Carmela Lanzetta - farmacista, moglie e madre, prestata alla politica – sembra incarnare il volto di una vera eroina che ha trovato il coraggio di rimanere al suo posto di sindaco di Monasterace nonostante attentati e minacce. Un atto che ha suscitato solidarietà e consenso delle istituzioni nazionali e prima ancora dei suoi concittadini. Dal suo impegno civile scaturisce insomma un movimento di reazione all’illegalità che fa della Lanzetta un simbolo di speranza e di rinascita per i territori in cui il rispetto delle regole non risulta scontato.
La dedica di Maria Carmela Lanzetta rimarrà, come le frasi delle vincitrici del premio che l’hanno preceduta, nei vigneti di Brunello del Casato Prime Donne, incisa su un cippo di travertino e collocata lungo un percorso meditativo e naturalistico. Chi lo percorre trova anche opere di arte contemporanea realizzate da giovani artisti toscani. Si tratta di istallazioni di grandi dimensioni e in stretto collegamento con la civiltà del luogo. Opere che si integrano e commentano il paesaggio secondo la poetica della nuova “art of landscape”. Nel caso della dedica di Maria Carmela Lanzetta l’installazione artistica è di Marco Pignattai ed è costituita dalla silhouette di un bue chianino “chianina” a grandezza naturale in acciaio a specchio. Si tratta della seconda versione di questo animale precedentemente realizzato in travertino dallo stesso artista. È stato battezzato “Ardita” con un nome particolarmente adatto ad accompagnare la dedica del sindaco di Monasterace.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30