In Piazza del Popolo si è tenuta la cerimonia del Premio “Città di Montalcino” per la Storia della Civiltà Contadina. Un appuntamento giunto alla diciannovesima edizione e strettamente collegato al Laboratorio di Storia Agraria che, arrivato nel 2018 al ventesimo anno di vita, ha dato vita a un lungo weekend di approfondimento, dibattiti e riflessioni. Merito del Centro di Studi per la Storia delle Campagne e del Lavoro Contadino, il motore culturale di questo evento che mobilita anche un bel numero di Università italiane. Introdotto dall’assessore Christian Bovini, che ha fatto gli onori di casa per conto dell’amministrazione comunale che appoggia il Laboratorio sin dalla sua nascita, il presidente del Centro Studi di Montalcino Massimo Montanari ha fatto il punto della situazione di quanto prodotto fino adesso. Un viaggio lungo venti anni e che ha attraversato momenti di profondi cambiamenti. Poi ci sono state le premiazioni, offerte dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino rappresentato oggi dal direttore Giacomo Pondini, con lo studioso Mauro Ambrosoli (anticipato dalle motivazioni del riconoscimento per la sezione Storiografica lette da Alfio Cortonesi) che ha fatto un intervento approfondito sottolineando il contributo della civiltà contadina alla preparazione alle innovazioni. Andrea Cresti, regista delle rappresentazioni del Teatro Povero di Monticchiello, ha introdotto il premio per la sezione Comunicazione e Spettacolo al Gruppo “Il Maggio” di Castiglione d’Orcia che sul finale ha fatto battere le mani ai presenti grazie ai canti della tradizione accompagnati da un brillante sottofondo musicale. Premio speciale all’artista David Riondino che ha ricordato una sua esibizione proprio in piazza circa quindici anni fa e che per l’occasione ha regalato una bella dedica alla città. Un pomeriggio che ha visto la presenza di un discreto numero di persone per un evento che continua, con serietà e competenza, nella propria missione.
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