Per gli appassionati di ciclismo la sua penna è come la pedalata di un campione. Parliamo di Marco Pastonesi, firma storica della Gazzetta dello Sport, giornale per il quale ha raccontato tante edizioni (ed emozioni) del Giro d’Italia, Tour de France e Campionato del Mondo. Scrittore, voce autorevole e amante delle due ruote alimentate dai muscoli e non da un motore: Pastonesi arriverà a Montalcino nel weekend e la sua voce sarà protagonista dei momenti che precederanno il giorno di gara. Ma cosa è per il nostro giornalista l’Eroica? Glielo abbiamo chiesto in una conversazione telefonica. “Non è solo pedalare, è umanesimo, turismo, benessere, amore, perché no, anche salvezza del mondo. Ad Eroica Montalcino si è cercato di dare non solo un’impronta sportiva ma anche culturale. Quest’anno ci sarà davvero di tutto un po’. Brocci (il padre de L’Eroica ndr) lo conosco da vent’anni. Venne in Gazzetta, ricordo che lavoravo per lo speciale “La Gazzetta dello Sportivo”, per proporci un supporto e noi lo sostenemmo. Era un’idea talmente folle che andava appoggiata perché lo sport è sana follia. Eroica merita ammirazione, gioia e partecipazione. Anche io l’ho corsa!”.
Il ciclismo sta crescendo molto nel senese, merito di un binomio, quello tra sport e paesaggio, forse unico al mondo. Giustamente si punta su questo aspetto anche se, per “il ciclista di tutti i giorni”, pedalare su strade a volte rovinate, o comunque prive di percorsi ad hoc per chi va in bici, può risultare pericoloso. “C’è poca sicurezza stradale, questo è vero - continua Pastonesi - d’altronde l’Italia è stata pensata per la macchina non per la bicicletta. Io dico però che più si allarga il mondo dei ciclisti e più avremo automobilisti consapevoli. La cultura aiuta e questo avviene praticando lo sport”. Chiediamo a Pastonesi cosa ha di diverso Eroica Montalcino dagli altri eventi che portano questo marchio. “Intanto è di Montalcino - spiega il giornalista - quindi ha un logo privilegiato. E poi è l’Eroica di maggio, quindi quella di primavera, altro aspetto importante. Senza dimenticare che è un’Eroica fatta di appuntamenti intelligenti e umani in cui viene promossa l’arte dell’incontro. Il sabato stare con il popolo degli “eroici” è una cosa bellissima”.
Già, ma chi è l’eroico, quali sono gli aggettivi per descriverlo? “L’eroico è una persona naturale, un po’ nostalgica e sentimentale. Ma anche un edonista che cerca di godersela”. Parola di chi di ciclismo, e di passioni, ha pochi rivali. Buona Eroica a tutti!