Ci ha lasciato Leone Piccioni, uno dei più importanti critici letterari italiani e membro storico della Giuria d’Onore del Premio Barbi Colombini, dal 1999 convertito in Premio Casato Prime Donne. Nato a Torino il 9 maggio 1925, considerato uno dei maggiori interpreti e studiosi della poesia di Giuseppe Ungaretti, Piccioni ha passato la gioventù a Pistoia prima di completare gli studi a Firenze e a Roma, dove è stato allievo di Ungaretti. Ha insegnato Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea nella Capitale e alla IULM di Milano. Nel 1946 è entrato alla Rai e vi ha lavorato fino agli anni Novanta, ricoprendo importanti incarichi direttivi fino alla nomina, nel 1969, a vice direttore generale. Come critico letterario, oltre a decine di edizioni e saggi su Ungaretti, di cui ha curato l’edizione di “Tutte le poesie” (Milano, Mondadori, 1969), ha curato edizioni e scritto saggi su autori come Federigo Tozzi, Carlo Emilio Gadda, Giacomo Leopardi, Umberto Saba. Firma storica del quotidiano “Il Tempo”, amico, tra gli altri, di Eugenio Montale, Mario Luzi, Giorgio Caproni e Carlo Bo, è stato pioniere di trasmissioni letterarie radio-televisive di grande successo come “Terza Pagina” e “L’Approdo Letterario”.
Legato fortemente alla Toscana e alla Val d’Orcia, Piccioni è stato da sempre all’interno della Giuria d’Onore del Premio Barbi Colombini, ideato da Francesca Colombini Cinelli nel 1981, che ha visto passare a Montalcino negli anni personaggi del calibro di Luzi, Biagi, Rigoni Stern, Zavoli, Bilenchi, Tobino, Loy, Bocca, Tamaro, Brandi, La Capria e Vassalli. Una tradizione proseguita e rinnovata dal 1999 dalla figlia Donatella Cinelli Colombini, con il Premio Casato Prime Donne. “Questo premio - spiegò Francesca Cinelli Colombini nel 2015 alla Montalcinonews - è un segnale significativo, a testimoniare quanto Montalcino sia un luogo capace di rigenerarsi grazie ai luoghi e al Brunello”. E grazie anche a personaggi come Leone Piccioni, che avrebbe dovuto far parte della Giuria di quest’anno, assieme a Silvio Franceschelli (sindaco di Montalcino), Patrizio Cencioni (presidente del Consorzio del Brunello), Mario Fregoni (ordinario di Viticoltura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e Sergio Zavoli (giornalista e scrittore). Il prossimo 16 settembre, al momento della premiazione, sarà un giorno più vuoto del solito.
I funerali sono in programma oggi, alle ore 15.30, nel Duomo di Pienza, città che gli aveva consegnato la cittadinanza onoraria.
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