Un anziano quartierante che di buon mattino, il giorno della Festa, percorre le strade di sempre, aiutato dal bastone segno del tempo che è trascorso, ma che non ha affievolito il senso di appartenenza, di cui è simbolo un fazzoletto portato con orgoglio giovanile. E poi l’alfiere e i paggi che percorrono le vie del Quartiere, mentre si recano al sorteggio degli arcieri, che in occasione dei 60 anni della Sagra del Tordo si è svolto in notturna. Sono le due foto vincitrici della quarta edizione del Concorso Fotografico “Montalcino Torneo d’Ottobre”, con il presidente del Comitato di Tutela delle Feste Identitarie Gerardo Nicolosi che ha premiato ieri sera sul palco del Teatro degli Astrusi sei immagini, tre per due categorie differenti. Al 1° posto nella categoria “Bianco e nero” Marco Del Bigo con “Sorteggio”, seguito da “Chiarine” di Denis Tognazzi e “Il carro” di Tommaso Terzuoli. Nel podio della categoria “Colori” compaiono “Senza titolo” di Benedetta Cencioni, “Gemelli” di Francesco Belviso e “Trescone” di Valerio Chechi.
Le motivazioni del premio “Montalcino Torneo d’Ottobre”
Categoria “Bianco e nero”
III° classificato - “Il carro” di Tommaso Terzuoli
Il carro trainato dai buoi è una delle figure più amate della Festa di ottobre, soprattutto dai bambini. Il giovane fotografo ha voluto così ritrarre uno di momenti simbolo: la fissità dello sguardo dei buoi, che la foto riproduce alla perfezione, rimanda alla forza e alla potenza degli animali, domate dalla sapienza del conducente, ripreso di spalle. Sullo sfondo le bandiere del quartiere più amato.
II° classificato - “Chiarine” di Denis Tognazzi
La fotografia riproduce due elementi simbolo della Sagra: le chiarine e le mura della Fortezza. Per tutti noi non è difficile sentire già il suono dello strumento che si leva alto verso il cielo, mentre la Fortezza domina con la sua presenza secolare lo svolgimento della Festa. L’assenza di figure umane dà alla fotografia un valore senza tempo, che non sarà possibile collocare in una data certa. Sarà per sempre.
I° classificato - “Sorteggio” di Marco Del Bigo
Questa è una foto unica. L’alfiere e i paggi che percorrono le vie del Quartiere in uno scenario notturno. Si recano al sorteggio degli arcieri, che in occasione della sessantesima edizione della Sagra del Tordo si è svolto di notte. Situazione inconsueta dunque ma che contrasta con la ripetitività delle sensazioni. Le speranze e i timori legati alla sorte sono quelli di sempre e non sarà certo la luce artificiale a dissolverli. Sono sempre gli stessi e sono lì in fondo alla strada, dove si intravedono le ombre di alcuni quartieranti, ancora una volta in trepida attesa.
Categoria “Colore”
III° classificato - “Trescone” di Valerio Chechi
Il gesto della danza è illuminato dai riflessi del sole di ottobre, che questa volta ha voluto onorare la Festa della sua presenza. La fotografia presenta caratteristiche tecniche notevoli, sia per la tonalità dei colori e della luce, che per la capacità di cogliere l’attimo. Ma la sua qualità maggiore a nostro avviso risiede nel fatto di ricordarci che la nostra Festa è soprattutto gioia e divertimento. Il bellissimo sorriso di questa giovane danzatrice del Trescone ne è simbolo fedele.
II° classificato - “Gemelli” di Francesco Belviso
Foto di grande impatto emotivo. La delusione e la fine di ogni speranza di vittoria sono tutte nel pianto del Capitano degli Arcieri. China su di lui l’arciere, con sguardo compassionevole e di sorella, nel tentativo di un conforto. La plasticità dei due corpi distesi sul campo erboso esalta la bellezza dei costumi dai colori del cielo e l’acconciatura della donna arciere. Sapere che si tratta di due gemelli, riempie la fotografia di contenuti che vanno naturalmente oltre la realtà rappresentata e toccano l’anima di chi ama questa Festa.
I° classificato - “Senza titolo” di Benedetta Cencioni
Un anziano quartierante che di buon mattino del giorno della Festa percorre le strade di sempre. Le figura si staglia su uno sfondo sfumato e quasi innaturale, ma dal quale si può intuire che si tratta delle strade del suo Quartiere. Il soggetto risalta per l’eleganza e la compostezza del portamento: il bastone che aiuta il cammino dà il segno del tempo che è trascorso, ma che non ha affievolito il senso di appartenenza, di cui è simbolo un fazzoletto portato con orgoglio giovanile. Chissà quali e quanti pensieri con lo sguardo che fissa le pietre: sessanta anni di Sagra vissuti con la passione di chi ha contribuito a farla nascere. La storia in uno scatto.