Una selezione di immagini scattate in quarant’anni di attività, che offrono la ricchezza del percorso professionale e la profondità e varietà del suo sguardo, capace di approcciarsi all’arte fotografica con grande tecnica e profonda empatia. Max Mandel, fotografo e ricercatore iconografico milanese, sarà a Montalcino il 30 marzo, nelle sale del Complesso di Sant’Agostino, per presentare i suoi lavori (anche inediti) allestiti in una mostra fotografica, organizzata dalla Scuola Permanente dell’Abitare con il Patrocinio del Comune di Montalcino e in collaborazione con Fondazione Crocevia, che chiuderà il 20 aprile. Il titolo della mostra, “Percorsi”, contiene la volontà di abbracciare il trascorso professionale e personale di Mandel, dotato dell’attitudine e dell’equilibrio per destreggiarsi sapientemente tra il lavoro di ricerca oggettivo di documentazione e l’emergere della propria soggettività, sostenuta da una forza espressiva che scuote animi ed emotività.
Le opere in esposizione ci parlano di due differenti approcci: quello di documentazione di architetture e opere d’arte e quello di ricerca personale, nel quale emerge la sorpresa dell’attimo inaspettato, come mostrato attraverso “Appunti di viaggio”. Le due prospettive si incontrano e vengono rielaborate negli scatti dedicati alle donne di “L’altra metà del lavoro”, i quali riprendono la relazione tra le persone e il lavoro svolto per mezzo della forza evocativa di alcuni segni, in un gioco di rimandi più o meno evidenti. L’ultima fase della sua ricerca, in ordine temporale, rivela l’attenzione per l’istante e, per mezzo della rielaborazione dell’immagine come esercizio a posteriori, permette l’approfondimento tecnico espresso in “Decoupage”. Si chiude l’esposizione con il ciclo di fotografie scattate con il cellulare che raccontano del rinnovato fascino per la ricerca dell’inquadratura e le immagini immediate.
“Lo sguardo di Mandel - spiega il giornalista e critico d’arte Giovanni Gazzaneo - è mosso dalla passione della bellezza del quotidiano. Capace di coniugare sapere e vedere, della realtà vuole offrirci non la superficie, che per quanto abbagliante è pur sempre scorza, ma l’essenza, la sua poesia più intima”.
“Max Mandel è un occhio: sa vedere - ha scritto Henri Cartier-Bresson, nel 1990 - sono stato sempre affascinato dalla realtà assoluta, questo rispetto per la verità quotidiana che solo il Realismo ci può dare. È scoprire un mondo nuovo, e un’arte di tutto rispetto, il vedere questa realtà dettagliata colta da Max Mandel, e accorgersi che è un’opera d’arte assoluta, e al tempo stesso una particella autentica della nostra vita quotidiana. Questa è la grande Arte, questo è il dono rarissimo”.
Durante il vernissage con l’autore (30 marzo, ore 19), una degustazione verrà offerta dalla cantina di Montalcino Cupano.
Focus: chi è Max Mandel
Nato a Milano il 3 ottobre 1959, Max Mandel è fotografo e ricercatore iconografico. La sua attività professionale si focalizza principalmente sulla ripresa e documentazione di opere d’arte, contesti urbani e architettonici, paesaggi. Dal 1988 al 2005 ha curato la documentazione fotografica delle campagne di scavo (Giordania) e di restauro (Siria, Egitto) dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Impegnato nella divulgazione della storia della fotografia, si occupa con particolare riguardo del periodo della sua nascita e dei primi sviluppi nel XIX secolo. Alle fotografie di documentazione affianca quelle di carattere artistico. La sua ricerca percorre più strade, confluite nelle raccolte: Appunti di Viaggio, L’altra metà del lavoro, Il Tigri e l’Eufrate, Viaggio in Italia, Ritagli di tempo, Decoupage, Cartoline da Street View. Fra le esposizioni, citiamo: Museo d’arte moderna, Konya (Turchia), 1986; Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, Milano,1996; Biblioteca d’Arte del Castello Sforzesco, Milano, 2001; Zoom International Photographic Exibition, Tokyo e Atami (Giappone), 2004; Museo di Mevlana, Konya, 2008; Ambasciata d’Italia a Kabul (Afghanistan), 2008. Le sue fotografie figurano in numerosi volumi e pubblicazioni di case editrici italiane ed estere.
Info mostra
Orari di apertura: ore 10 - 18 (da lunedì a venerdì)
Ingresso libero
OCRA – Officina Creativa dell’Abitare
+39 0577 847 065 | ocra@scuolapermanenteabitare.org
www.ocramontalcino.it