Rosso di Montalcino che passione! I seminari della giornata conclusiva di Benvenuto Brunello hanno evidenziato le caratteristiche di questo vino dalla personalità marcata. E che soprattutto “non teme il tempo” come suggeriva il titolo. Condotto, come sempre, dal sommelier Luca Martini, la verticale di Rosso di Montalcino ha fatto “viaggiare” i partecipanti da un’annata all’altra stupendo per il potenziale che questo vino ha nel proprio dna. Il tutto è stato sublimato dai piatti dello chef Roberto Rossi che ha proposto pappa al pomodoro e raviolini al piccione con parmigiano e un leggero filo d’olio. Il pomeriggio è arrivata la grande sfida: Brunello giovane contro Rosso di Montalcino vecchio. Una degustazione “alla cieca” che ha fatto cambiare anche qualche convinzione nei presenti. Il Rosso di Montalcino è un vino che può avvicinarsi anche alle logiche dell’invecchiamento? La risposta, per molti, è stata affermativa anche se il tema ha appassionato e, perché no, anche diviso la platea. Decisamente interessante e “sfizioso” l’abbinamento proposto: uovo in camicia con tartufo e spiedini di verdura e carne con tartufo. Il Rosso di Montalcino ha un passato, un presente e, soprattutto, un futuro radioso.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024