Curiosità, interesse e anche stupore attorno al primo seminario nella storia di Benvenuto Brunello, dedicato all’incontro tra Brunello e tartufo e andato in scena stamattina nel Complesso di Sant’Agostino, a due passi dal Chiostro dove continuano le degustazioni di operatori ed enoappassionati. “Sono due prodotti di grandissimo pregio ed eleganza - spiega Luca Martini, il sommelier che cura i seminari di quest’anno - abbiamo scoperto quattro Brunelli di annate differenti abbinati con il tartufo delle Crete Senesi. Cosa hanno in comune? La verticalità, l’importanza a livello olfattivo”.
Dallo chef Roberto Rossi arriva una “lode al seminario, che è un passo in avanti per far capire il territorio e i suoi prodotti. Oggi ho preparato due piatti interessanti anche se ben conosciuti. La battuta di carne Chianina tagliata col coltello (e non macinata), con olio extravergine di oliva di Montalcino, tra i migliori blend di Toscana, e dei germogli di erbette per pulire il palato. Ci abbiamo grattato del tartufo di stagione, il Marzuolo, perché non bisogna mai andare contro natura. Poi un grande classico, il tortello toscano di ricotta e spinaci, anche questo con olio e lamelle di tartufo fresco. Un piatto sobrio, elegante, leggero, dove il tartufo non è più spettatore ma attore principale, insieme al vin,o nel palato”.
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