Siamo entrati nella settimana che porterà a Benvenuto Brunello 2018 (16-19 febbraio), l’anteprima per la presentazione delle nuove annate dei vini più longeva d’Italia (è stata istituita nel 1992) e prima ad aprire successivamente l’evento al pubblico degli appassionati, con un biglietto d’ingresso ad hoc (clicca qui per prenotare il tuo ticket online). Patrizio Cencioni, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, ha fatto il punto della situazione spiegando il programma della manifestazione e anticipando due interessantissime novità.
“La prima giornata, venerdì 16 febbraio, è riservata esclusivamente alla stampa - sottolinea Cencioni - mentre la seconda, dove entreranno in gioco i produttori, è dedicata sempre alla stampa ma anche agli operatori e appassionati vip ad invito. L’affluenza maggiore è da aspettarsi gli ultimi due giorni, domenica 18 e lunedì 19 gennaio, quando saranno presenti sia gli operatori che i wine lovers. Abbiamo fissato un tetto massimo di presenze che non intendiamo superare, per garantire massimo confort e sicurezza durante la degustazione della produzione enologica di Montalcino”.
Il clou della quattro giorni, continua Cencioni, “sarà sabato 17 febbraio al Teatro degli Astrusi di Montalcino, con la presentazione della nuova annata, la premiazione degli operatori, italiani e stranieri, che si sono distinti nella divulgazione dei nostri prodotti, e la proclamazione delle stelle dell’ultima annata, la 2017, con la posa della formella sul muro del Palazzo Comunale storico. Avremo un ospite d’eccezione, Sting, un artista di livello mondiale che richiamerà tanta attenzione su Montalcino”.
Ed ecco arrivate le due novità di Benvenuto Brunello. La prima è stata quella di allargare la Commissione d’Assaggio (che ha l’incarico di giudicare l’ultima vendemmia, attraverso un rating da 1 a 5 stelle) a giornalisti del settore. “Abbiamo dato così un’immagine di apertura e di globalità della valutazione - spiega Cencioni - per fugare i dubbi di chi a volte ci accusava senza nessun motivo. La prova è a portata di mano. La valutazione della stampa è stata infatti la stessa di quella dei tecnici”. La seconda novità è stata quella di proporre quattro seminari, per vivacizzare ancora di più la manifestazione, che saranno dedicati a tutte le denominazioni, dal Brunello al Rosso (in un caso in confronto tra loro) fino al Moscadello, che è il vino di cui ci sono tracce più antiche nella letteratura di Montalcino. “Saranno tutti abbinati a piccoli piatti realizzati con ingredienti del territorio – conclude il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino – dopo la fusione con San Giovanni d’Asso avremo anche il tartufo. E poi i cereali, il miele e tanti altri prodotti che porteremo avanti nell’ambito del Distretto Rurale”.
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