Un Brunello di ottima qualità. Nonostante il verdetto non sia ancora ufficiale, e in attesa di Benvenuto Brunello, i rumors raccolti da WineNews, raccontano di un’annata 2017 che, per il Brunello di Montalcino, sarà a quattro stelle. Questa sarebbe l’indicazione della commissione tecnica di assaggio, per la prima volta aperta anche al mondo del giornalismo enoico, che si è riunita un paio di settimane fa nella patria del Brunello. Si tratta dell’ennesima conferma di uno standard qualitativo mediamente alto, se non altissimo, con le aziende ormai in grado di declinare al meglio le peculiarità di qualsiasi genere di annata. E dire che l’andamento in vigna nel 2017, come tutti sanno, è stato non privo di ostacoli: a una primavera con decorso nelle medie stagionali è seguita un’estate molto calda che ha di fatto anticipato i processi di maturazione. Il mese di settembre, asciutto, ha portato condizioni di raccolta ottimali. Nel dettaglio, la stagione vegetativa è cominciata nei tempi consueti e la primavera è stata caratterizzata da aprile e maggio miti e molto asciutti, seguiti da un mese di giugno temperato e senza precipitazioni. Poi è arrivato il sole per tutto il mese di luglio che ha determinato un iniziale stress idrico alle piante. Anche l’inizio di agosto è stato caldo, ma nella seconda metà del mese è andata persino peggio con un’area anticiclonica di origine africana che ha determinato temperature torride, ben oltre la media del periodo, protrattesi per due settimane. La conseguenza è stata un forte stress idrico che ha accelerato i tempi di maturazione. A rimettere in sesto le cose l’inizio di settembre, con poche piogge che hanno riequilibrato i tempi di maturazione, permettendo comunque una raccolta sì anticipata ma ottimale.
Intanto sono giorni “frenetici” a Montalcino dove la macchina organizzativa sta mettendo a punto il grande evento di Benvenuto Brunello. Un’edizione (dal 16 al 19 febbraio) che si annuncia scoppiettante con le grandi attese alimentate (anche) dall’arrivo di Sting di cui abbiamo già ampiamente parlato questa mattina. Colui che è stato il leader dei Police firmerà la piastrella celebrativa della vendemmia 2017: sarà proprio Sting, rockstar e vignaiolo in Toscana insieme alla moglie Trudy Styler nella loro Tenuta il Palagio, ad affiggere a Palazzo Comunale la formella, il 17 febbraio, quando Montalcino, con il “Benvenuto Brunello 2018”, svelerà alla stampa ed al pubblico l’annata 2013, la Riserva 2012 e il Rosso 2016. L’opera di Sting, che sarà “messa a dimora” nella “galleria a cielo aperto” che racconta la qualità delle vendemmie sul muro dello trecentesco Palazzo Comunale di Montalcino, si aggiunge a quelle realizzate, negli anni passati, da famosi autori, come il designer Giorgetto Giugiaro, dal Dipartimento Design Fiat, gli stilisti Cavalli, Prada, Missoni e Ferragamo, il pittore Sandro Chia, il fotografo Oliviero Toscani, l’attore Peter Weller, dal vignettista Emilio Giannelli, dai maestri del manga giapponese Tadashi Agi-Okimoto Shu, dalla griffe dei tessuti Cruciani (autrice del celebre “braccialettino” cult), e, ultima in ordine di tempo, dal patron di Eataly Oscar Farinetti (recentemente in visita a Montalcino in occasione della cittadinanza onoraria data a James Suckling), dal padre di Slow Food Carlo Petrini e dalla guida ai ristoranti più famosa del mondo, la Michelin.