A tre giorni dal suo esordio ufficiale al Teatro degli Astrusi, il CdA della Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino ha deliberato il primo ed importante atto: la definizione dei criteri di contribuzione annuale, a base volontaria, da parte dei contribuenti. Per i soci fondatori, cioè gli iscritti all’albo del Consorzio del Brunello, il contributo consiste in una quota fissa (500 euro) oltre ad una quota variabile (50 euro per ogni ettaro di Brunello e 20 euro per ogni ettaro di Rosso). Secondo le prime stime del Consorzio, si va da un importo minimo di 68.700 euro se aderisse il 30% dei fondatori, che sale a 114.000 se aderisse il 50%, a 229.000 euro se aderissero tutti.
A questi contributi si aggiungono quelli dei soci sostenitori, ovvero semplici cittadini (persone fisiche) e titolari di partita Iva, che possono contribuire con un minimo di 500 euro se residenti e di 2.000 euro se non residenti. È libera invece la quota da destinare ad eventuali finanziamenti ad hoc.
“Data l’importanza di questo progetto sono sicuro che la partecipazione sarà molto elevata - commenta il presidente della Fondazione Fabrizio Bindocci - sarebbe un segnale forte non solo verso il territorio ma ci porrebbe come modello di riferimento per le altre denominazioni e più in generale nel mondo delle imprese. Ci tengo inoltre a ribadire che i contributi non saranno distribuiti a pioggia ma di anno in anno, mirati su progetti e idee concrete e ben delineate. Ci faremo aiutare da un comitato tecnico-scientifico di cui faranno parte personaggi di rilievo, non solo di Montalcino, che avrà il preciso compito di esaminare i progetti, che siano fattibili e di interesse, per poter gestire i fondi in modo oculato. L’obiettivo primario è di investire sul sociale, ma anche sulla scuola, senza dimenticarci della cultura e della ricerca. È un modello innovativo perché il valore aggiunto creato da Brunello rimane sul territorio e lo fa crescere”.
La Fondazione, pur essendo espressione del Consorzio, avrà una gestione autonoma e soprattutto sarà aperta a partecipazioni e contributi esterni. La scelta di inserire il Sindaco di Montalcino nel board, in veste istituzionale e senza alcun ruolo politico, vuole essere un contributo alla migliore comprensione di quali siano ambiti e progetti che necessitano di maggiore intervento, rappresentando al contempo il necessario trait d’union per la valorizzazione di tutte le eccellenze produttive del territorio. Il primo obiettivo del 2018 della Fondazione sarà il restauro della Madonna del Soccorso. Eventuali risorte rimanenti saranno dedicate alle attrezzature dell’Ospedale.