Sarà che l’Italia è fuori dai Mondiali e che la maglia azzurra è scivolata in basso, toccando quasi il fondo della sua gloriosa storia. Sarà che quest’estate bisognerà tifare per un’altra squadra o per nessuna e c’è chi ha già il magone (e il bello deve ancora venire). Sarà invece per la sua faccia da “eterno ragazzo” come quel suo soprannome per sempre giovane. “Pablito”, Paolo Rossi, l’eroe del Mondiale 1982, quello del terzo trionfo italiano ai Mondiali di calcio, per molti il più bello dei quattro nella bacheca della Nazionale. L’emozione, dunque, è stata tanta per i gestori della trattoria “Il Pozzo” a Sant’Angelo in Colle, posto non nuovo ad accogliere i vip che qui trovano l’ambiente ideale per mangiare le specialità del posto con la dovuta serenità. Per Rossi, accompagnato dalla famiglia è stato un pranzo da “veri campioni” quello di domenica scorsa. “In genere è Simone a capire in un attimo chi sono i personaggi famosi che vengono qua - ci spiega Franca Binarelli - ma Paolo Rossi l’ho riconosciuto subito anche io perché è una leggenda del calcio. Non è la prima volta che è nostro ospite, era già venuto in un’occasione. Rossi ha pranzato con la famiglia e ha scelto un menù con piatti tradizionali, bistecca e ovviamente il Brunello di Montalcino non sono mancati”. Ma “Pablito” si è dimostrato anche un campione di simpatia autografando il pallone al nipotino di Franca e concedendosi una foto ricordo con tutto lo staff dove l’ex calciatore di Vicenza e Juventus (oggi opinionista tv) ha sfoggiato il sorriso dei giorni migliori.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024