Numeri che in un certo senso mettono paura. Il report sulla vendemmia 2017 della Toscana è di quelli da ricordare. Purtroppo in senso negativo. A firmarlo Confagricoltura Toscana, che parla di un calo del 40% in generale, il risultato peggiore di sempre con pesanti perdite per tutte le principali denominazioni. E anche a Montalcino è stata una raccolta complicata con il Rosso di Montalcino che ha registrato un calo del 39,71% e il Brunello di Montalcino del 34,86%. Complessivamente, tra tutte le denominazioni toscane, si parla di 145 milioni di bottiglie in meno sul 2016, e una perdita economica stimata in 480 milioni di euro. E in un aumento dei prezzi, fattore sempre critico sul mercato, stimato in un +25-30%. A colpire, come ormai è ben risaputo, sono state le gelate di aprile prima, la siccità estiva poi, ma anche i danni dovuti agli ungulati. “Abbiamo avuto annate difficili in passato ma mai era capitato che questi tre fattori agissero in concomitanza - afferma Francesco Colpizzi, presidente Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana - l’effetto è stato devastante per la produzione della nostra Regione. I viticoltori hanno dovuto sostenere dei costi imprevisti, ad esempio per mitigare gli effetti della siccità si sono rese necessarie irrigazioni e particolari lavorazioni dei terreni. Queste spese saranno in parte assorbite dai produttori e in parte non potranno che ripercuotersi sul mercato”. Fortunatamente c’è anche un aspetto positivo. Riguarda la qualità del vitigno Sangiovese che, beneficiando anche delle piogge di inizio settembre, ha permesso la produzione di un vino di altissima qualità.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024