“In quel momento ci trovavamo fuori. In genere siamo sempre qui, ma avevamo degli impegni a Milano. La mattina del giovedì, verso le otto, sono arrivati la segretaria e gli operai e si sono resi conto della situazione. I ladri avevano portato via le bottiglie con una carriola trovata nella nostra proprietà. Siccome la macchina che avevano rubato (una Lancia Monovolume, ndr) non aveva più carburante, hanno attinto da un nostro piccolo serbatoio. Per immettere la benzina nella macchina, non avendo un imbuto, hanno tagliato una bottiglia di plastica”. Ornella Tondini, proprietaria assieme a suo marito Lionel Cousin dell’azienda Cupano (Camigliano), ripercorre con la Montalcinonews i momenti del terribile furto di dieci giorni fa. 900 bottiglie sottratte, in gran parte il Brunello 2008 e il Brunello Riserva 2007 (ma anche Brunello Riserva 2009 e Brunello 2011), per un valore che oscilla tra i 60.000 e i 100.000 euro. Una perdita notevole, considerando le dimensioni dell’azienda, 34 ettari ma solo 7 vitati (di cui uno a Brunello, con una produzione di 5-6.000 bottiglie l’anno). “Gran parte dei vini cerchiamo di venderli diversi anni dopo, è un modo di fare molto diffuso in Francia. Si fanno invecchiare e li vendiamo molto più costosi. Quelli rubati avevano già le fascette e le etichette, che mettiamo quando sono già stati ordinati dai nostri clienti, ma non avevano il nastro col nostro nome, che mettiamo invece solo all’ultimo. Sono quindi più riconoscibili”, spiega Tondini, secondo la quale non ci sono dubbi: si tratta di un furto su commissione. “Ne sono certa. Qualcuno, non so chi, ha chiesto in particolare la 2007 e la 2008, annate che ci stavano dando diverse soddisfazioni. Non hanno preso la 2010, anche se era a portata di mano. Prendevano quello che gli era stato ordinato. Se ho dei sospetti? Si può sospettare di tutti. Certo, è curioso che sia accaduto negli unici giorni in cui non eravamo presenti”.
Oltre il danno, per Cupano, è arrivata anche la beffa. “Credevamo di essere assicurati e invece il nostro broker mi ha spiegato che non lo eravamo”, continua Tondini. “Per cosa siamo assicurati allora, gli ho chiesto? Per situazioni tipo incendi e terremoti, mi ha risposto lui. Certo è che proprio per il fatto che teniamo le bottiglie per molto tempo per aumentarne il prezzo, dovessimo fare un’assicurazione ci costerebbe enormemente. Ma i beni sono di gran valore, vanno protetti. Contiamo di farlo, naturalmente. È molto spiacevole rendersene conto tardi”.
Una soluzione, intanto, potrebbe arrivare dal piano di videosorveglianza dell’amministrazione comunale, sul quale Cupano si è già dimostrata favorevole. A proposito, il furto è avvenuto tra il 5 e il 6 dicembre, ma il comunicato è uscito solo ad una settimana di distanza. “Abbiamo lasciato passare alcuni giorni per riprenderci - conclude Ornella Tondini - per poi decidere di scrivere questa nota. Ci sembrava importante lo sapessero tutti. Non abbiamo preso nessuna precauzione ed è stato molto stupido. Col senno di poi… Una cosa, però, ci ha sorpreso e fatto tanto piacere. Tantissimi produttori ci hanno mandato messaggi, ringraziandoci di aver esternato la cosa. La solidarietà è arrivata anche da persone che conosco poco, e ci conosciamo tutti poco, forse, a Montalcino. È stata una cosa bellissima”.