L’Archivio Storico Comunale di Montalcino conserva una preziosissima mole di documenti sulla storia della comunità locale non abbastanza conosciuti e valorizzati. Nel corso degli anni diversi studiosi hanno incentrato le loro ricerche su vari periodi storici, specialmente su quello che va dal 1300 fino alla fine della Repubblica di Siena, avvenuta nel 1559 con il trattato di Chateau Cambresis. Risulta invece pressoché inesplorato il periodo mediceo e granducale fino all’Unità d’Italia, ad eccezion fatta del periodo della dominazione napoleonica 1808-1814 (per cui è presente nella biblioteca di Montalcino una tesi di laurea dal titolo “La Comune di Montalcino nel Dipartimento dell’Ombrone 1808-1814”). C’è poi il volume di Lucia Carle (“La patria locale. L’identità dei Montalcinesi dal XVI al XX secolo”, Marsilio, 1996; andato peraltro esaurito), che ha affrontato lo studio dell’identità urbana di Montalcino nel periodo indicato attraverso l’identificazione del sentimento d’appartenenza, o meglio della coscienza di appartenenza di un popolo al territorio abitato. Tuttavia fino ad oggi non risultavano studi specifici su particolari aspetti di vita sociale o istituzioni esistenti a Montalcino nell’età moderna.
A tal proposito, la Casa Editrice Effigi, con sede a Arcidosso, sta per pubblicare un lavoro molto importante di Maresa Magini, intitolato “Il Monastero di Santa Caterina in Montalcino”, un’opera che spazia dal Cinquecento al Settecento (fino a quando il Monastero si trasformò in conservatorio) e che è frutto della consultazione della ricca documentazione presente nell’Archivio Storico e in quello della Curia Vescovile di Montalcino. Un lavoro che di riflesso apre orizzonti inimmaginabili e importantissimi sul tessuto sociale locale e in modo particolare sulle famiglie, l’educazione delle fanciulle, i prestiti in denaro e in natura, la conduzione delle proprietà mobiliari e immobiliari per non parlare poi della condizione della figura femminile nei suoi vari aspetti durante quei secoli dei quali ancora poco si conosce.
Per questo motivo, l’amministrazione comunale ha acquistato 250 copie della pubblicazione di Magini (per un costo di 2.340 euro), che saranno destinate alla Biblioteca Comunale, alla Biblioteca degli Intronati di Siena, alla Biblioteca nazionale Centrale di Firenze, alla Biblioteca della Regione Toscana, alle Biblioteche delle maggiori università italiane, a quelle scolastiche e a quanti studiosi o cultori saranno interessati all’ampliamento del proprio bagaglio culturale.
Inoltre, tale iniziativa sarà portata a conoscenza della cittadinanza e del mondo culturale durante una giornata di presentazione, il prossimo 27 gennaio, con interventi di professori universitari esperti di storia moderna.