Montalcino finisce sulle pagine dei più autorevoli giornali del mondo. Questa volta è Castiglion del Bosco a catalizzare l’attenzione di mostri sacri della carta stampata come il britannico Times e l’americano Financial Times. “L’aria è frizzante in una mattina d’inverno nel sud della Toscana e la nebbiolina si srotola tra le colline, velando la distante sommità di Montalcino. Il silenzio è totale, a parte qualche colpo di fucile dato il periodo di caccia, e la vista è sublime. Ciò che rende questo paesaggio ancora più perfetto è il fatto che lo sto ammirando dalle acque tiepide della mia piscina infinity e questa vista è mia, solo mia”. Comincia così l’articolo del Times dello scorso 25 novembre, a firma di Julia Brooks, che testimonia la sua permanenza in una delle ville di Castiglion del Bosco, per la prima volta aperte anche d’inverno (“un punto in più per il rilassamento è che costa circa il 50% in meno che in estate”), e le diverse attività disponibili, come le lezioni di cucina con lo chef Mattia Polidoro e la visita alla cantina con tanto di verticale di Brunello e assaggi di pecorini, salumi e olio chilometro zero. Brooks si muove poi in direzione Montalcino, dove rimane impressionata dalla trecentesca Fortezza e dalla sua meravigliosa vista (“cracking view”). Il tour coinvolge pure Bagni San Filippo, Pienza e Buonvonvento, per poi far ritorno a Castiglion del Bosco. Il saluto finale non è un addio ma un arrivederci, visto che sta già pianificando “il prossimo viaggio, forse per prendere parte alla Brunello Crossing, a febbraio”.
Nella stessa settimana un’altra testata internazionale elogia le bellezze della Val d’Orcia, “un paesaggio iconico, con infiniti scorci di campi coltivati, sinuose file di cipressi, città medievali e chiese abbarbicate sulle sommità delle dolci colline. Tutto suscita stupore: wow!”, si legge in How to Spend It, inserto del Financial Times. Anche qui si parla di Massimo e Chiara Ferragamo, del loro investimento nel 2003 su 2.000 ettari di foresta e 62 di vigneti, degli undici casali aperti anche nel periodo invernale. Tra l’altro era inverno quando Massimo Ferragamo conobbe per la prima volta la Val d’Orcia: “Ne fui subito conquistato. I mesi fuori stagione sono infusi di pace e quiete. I colori degli alberi e la nebbia mattutina che nasconde il sorgere del sole aggiungono tanto romanticismo”. La giornalista del Financial Times, Maria Shollenbarger, espone poi le diverse attività invernali pensate per gli ospiti. Le uscite a San Quirico e San Giovanni d’Asso per scoprire olio e tartufo, le terme di Bagno Vignoni, e, a febbraio, l’opportunità di scoprire e assaggiare i gusti e i profumi dei nuovi vini, Brunello di Montalcino in testa.