“Dopo undici anni, ritrovarsi in queste posizioni è una bellissima soddisfazione. Siamo stati primi nel 2006 col Brunello Tenuta Nuova 2001, ripetersi e confrontarsi con il mondo è sempre difficile. Io poi sono un appassionato di calcio e il quarto posto è da Champions League”. Giacomo Neri, proprietario dell’azienda Casanova di Neri, utilizza una metafora calcistica per commentare il riconoscimento del magazine Usa “Wine Spectator”, che ha inserito il suo Brunello di Montalcino appena fuori dal podio della Top 100. L’annata è la 2012, che Neri ricorda come caratterizzata da un andamento stagionale particolare, con una nevicata molto importante (circa 40 cm di neve) nei primi di marzo. Casanova di Neri dispone di vigneti di Brunello dislocati in tre zone diverse. L’etichetta bianca, che ha ottenuto il famoso quarto posto, nasce a nord-est, ad un’altitudine che varia da 350 a 480 metri. Tenuta Nuova è situata tra Castelnuovo dell’Abbate e Sant’Angelo in Colle, mentre Cerretalto è esposto ad est di Montalcino. “Tutti e tre i vigneti nel 2012 hanno dato una qualità molto buona”, spiega Neri, prima di andare a degustare e descrivere il Brunello premiato da Wine Spectator. “È un vino che si ama per l’equilibrio, i profumi netti, i tannini setosi. La trama tannica in bocca è di grande qualità e buona acidità. È un vino pronto, si può già bere e si lascia godere, anche se si può conservare 15-20 anni senza problemi. Ha avuto un successo non solo mediatico ma anche commerciale, visto che è andato sold out a giugno”.
Neri approfondisce anche l’argomento zonazione, di cui si parla molto a Montalcino e che ha ottenuto la benedizione di molti produttori, tra cui Jacopo Biondi Santi e Andrea Costanti: “L’abbiamo fatta da 30 anni e ci ha dato grande successo. Però allo stesso tempo ci sono delle difficoltà di attuazione. È facile stabilire le zone diverse, ma chi stabilisce quali sono le migliori? Ho 52 anni, e da trenta sono in azienda. Amo il territorio dove vivo e dove ho fatto crescere la famiglia, e dico che la zonazione è bella, ma è difficile metterla in pratica. Una cosa positiva ma di difficile attuazione”.
Da gennaio è entrato ufficialmente a far parte del team di Casanova di Neri anche il figlio di Giacomo, Gianlorenzo Neri,“ anche se è da sempre che seguo le attività di famiglia - spiega Gianlorenzo, fresco di laurea in Economia Aziendale e Management alla LUISS di Roma - ho potuto vedere fin da piccolo la crescita dell’azienda e di tutto il territorio. Il quarto posto è stata una bellissima soddisfazione, siamo contenti però questo ci deve dare lo spunto e la forza per continuare a migliorarci, non dobbiamo sentirci arrivati”. Da quest’anno l’azienda si è lanciata in una nuova avventura. “Abbiamo aperto un relais per accogliere gli ospiti che rimangono da noi - conclude Gianlorenzo - per far conoscere la nostra realtà e i nostri vini e tutto quello che Montalcino sa offrire”.
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