“Ci stiamo preparando con grande concentrazione perché la squadra rivale va affrontata col massimo rispetto, noi quest’anno non vogliamo lasciare niente per strada, per cui voglio vedere una squadra agguerrita, sportivamente parlando”. Così il presidente del Montalcino Bernardo Losappio lancia la sfida a due giorni dall’attesissimo derby con il Torrenieri. Una gara che in campionato manca da oltre vent’anni, inedita in Prima Categoria. “Il clima si sta scaldando, è un appuntamento sentito da tutte e due le parti e stiamo preparando una coreografia particolare, anche se alla fine è solo una partita di calcio”, ci spiega Massimo Simonelli, storico tifoso del Montalcino. Negli anni d’oro, a cavallo tra la fine dei ‘70 e l’inizio degli ‘80, il derby era forse ancor più sentito, a sentire le parole di un altro supporter biancoverde, Bruno Rabissi: “a quei tempi si mobilitava mezzo Paese. Ricordo di collette per le scenografie, uno striscione di 22 metri, mille spettatori allo stadio, e il Torrenieri vinceva più spesso. Il campanilismo era vivo. Basti pensare ad una scazzottata a partita in corso, con cento persone coinvolte e la telecamera di Canale 3 che andò di sotto. Ci chiamavano “i killer della provincia di Siena”. Ora è un po’ che mi sono allontanato, ma credo che ci sarò. Alla fine un derby è sempre un derby”. Una sfida quindi che fa tornare alla memoria tanti episodi e che si presenta come un’occasione soprattutto per chi, appartenente alle nuove generazioni, non ha mai visto scontrarsi queste due realtà, oppure era così piccolo da non ricordarselo. Come Gilberto Machetti, che ai tempi degli ultimi derby andava alle scuole medie: “mi fa piacere, è un’opportunità per passare una giornata diversa con un evento che non si verificava da tempo. Mercoledì cercherò di non mancare. In casa normalmente vado, le ultime partite playoff dello scorso anno ero presente anche in trasferta”.
Il match (fischio d’inizio alle 14.30) vedrà contrapposte due formazioni agli estremi della classifica. Il Torrenieri è terzultimo e arriva da due sconfitte consecutive, il Montalcino è capolista, ancora imbattuto (quattro vittorie e due pari) con il miglior attacco e la miglior difesa, e visto il risultato del Quercegrossa, 0-0 in casa dell’ultima in classifica, può scappare a +5 in quella che sarebbe la prima fuga in solitaria. Un derby importante, quindi, che uno scherzo del destino (o meglio, della Federazione) aveva calendarizzato per lo stesso giorno della Sagra del Tordo. Il rischio era di dover giocare in campo neutro, ma alla fine è prevalso il buon senso ed è stato trovato un accordo tra le due società. “Ringrazio il Torrenieri per la sportività dimostrata nel capire l’importanza di questa partita - sottolinea il presidente Losappio - una sensibilità che vogliamo ricambiare nell’ambito dei novanta minuti con una bella accoglienza, fermo restando la sana rivalità”. L’attesa sale e la speranza è di rivedere un “Soccorso Saloni” gremito come ieri pomeriggio, quando i quattro Quartieri di Montalcino si sono contesi la Freccia d’Oro. “Me lo auguro con tutto il cuore - continua Losappio - comunque già ultimamente lo stadio comincia ad essere abbastanza pieno. E poi ci sarà una novità”. Quale, presidente? “Posizioneremo le prime sei bottiglie di Brunello, alte tre metri, in tribuna. Il progetto di fare uno “stadio del Brunello” sta decollando, contiamo di arrivare a 15-20 adesioni”.
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