Caldo, siccità. Due termini molto utilizzati in questa estate dalle temperature record con il nostro territorio che ha dovuto fare la conta dei danni. Abbiamo parlato a lungo del mondo del vino che, di conseguenza, si è trovato a gestire pure la problematica legata al fenomeno degli ungulati. Ma c’è un altro prodotto di eccellenza che non se la passa affatto bene, anzi, forse è quello messo più a dura prova dalla siccità. Parliamo del tartufo. “L’andamento climatico - spiega il vicesindaco di Montalcino, Angelo Braconi - ha creato una situazione di paura che non si era verificata negli anni precedenti. Se l’estate fosse piovosa sarebbe sicuramente meglio, vediamo adesso a settembre, forse un po’ di speranza c’è, ma sarà dura”. C’è invece molta preoccupazione, per non dire rassegnazione, nelle parole di Paolo Valdambrini, presidente dell’Associazione Tartufai Senesi (che ha la propria sede a San Giovanni d’Asso). Per lui l’annata 2017 è decisamente da dimenticare. “Il tartufo - spiega Paolo Valdambrini - è un fungo ipogeo che nasce dalle muffe ma se la pioggia non c’è automaticamente spariscono anche le muffe. Mi sento di dire che il raccolto sarà dell’80% inferiore rispetto a quello dello scorso anno. Un disastro. Basta guardare le piante per rendersi conto della stagione anomala in cui ci stiamo trovando. Non sono fiducioso nemmeno se dovesse iniziare a piovere nelle prossime settimane. Ormai la situazione è compromessa perché la formazione del tartufo inizia molto prima, in tarda primavera, ma qui è dallo scorso inverno che ci troviamo in una stato di siccità continua. Poi ci sono altri problemi. Il tartufo, non essendo considerato pienamente un prodotto agricolo in Italia, non gode di contributi, solo da un punto di vista fiscale è inserito nella tabella agricola. Noi andiamo avanti da soli, senza aiuti. E non ci tiriamo indietro, anzi, rilanciamo con investimenti, frutto delle risorse dei nostri soci, circa 270, in nuove tartufaie nella zona di San Giovanni d’Asso. Forse è un rischio ma lo abbiamo voluto correre”. D’altronde è nei momenti di difficoltà che bisogna rilanciare.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024