È attraverso il Bilancio di Sostenibilità che Banfi, cantina leader del territorio del Brunello, desidera rendere conto con piena trasparenza dell’impatto delle sue attività nel contesto sociale e ambientale dei territori in cui opera. Questa mattina, al Castello di Poggio alle Mura, gioiello e simbolo della cantina, è stato presentato il bilancio, redatto con il supporto tecnico-metodologico di Price Waterhouse Coopers, considerando le linee guida del Global Reporting Initiative (GRI), durante una tavola rotonda moderata da Giorgio dell’Orefice, firma del Sole 24Ore. Sono intervenuti il direttore generale di Banfi, Enrico Viglierchio, Paolo Bersani, partner - performance assurance leader di PWC e Carlo Alberto Pratesi, professore di Marketing, Innovazione e Sostenibilità all’Università Roma Tre.
Una prima tappa, questa, per un progetto che viene da lontano. Era, infatti, il 2005 quando la cantina conquistava la certificazione etica, primo passo verso uno sviluppo sostenibile che oggi, per Castello Banfi, si è tradotto in realtà. Negli ultimi anni sono stati apportati importanti cambiamenti organizzativi all’interno della struttura delle società Banfi, con l’obiettivo di mantenere il giusto equilibrio tra la sostenibilità economica e sociale ed il sogno di realizzare progetti.
Nel 2015 Banfi ha avviato il proprio percorso di rendicontazione delle tematiche sociali, ambientali ed economiche attraverso la redazione del “numero zero” del Bilancio di Sostenibilità. Con la redazione del N. 1, indirizzata a tutti i suoi stakeholder, l’azienda intende proseguire nel processo di rendicontazione delle tematiche di CSR, nella cui cura è quotidianamente impegnata, così come anche nella gestione delle relazioni con i propri interlocutori.
Il documento rappresenta una realtà variegata come quella di Banfi, che abbraccia diverse aree di business riconducibili sinteticamente alla produzione e commercializzazione vitivinicola, oltre che all’ospitalità, attraverso il filo conduttore della Corporate Social Responsibility. I dati riportati in bilancio sono stati raccolti e verificati a cura dei diversi responsabili di funzione utilizzando i sistemi informativi aziendali, oltre alla specifica documentazione interna disponibile ed alle altre fonti ufficiali.
Per la redazione di questa prima edizione sono stati individuati sette temi, a cui viene dedicato un capitolo ciascuno, trattati individuando gli stakeholder di riferimento e alcuni indicatori di performance che ne descrivono i tratti peculiari. Il periodo temporale considerato per il primo Bilancio di Sostenibilità è quello compreso fra il 1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016. I dati e le informazioni riportate, laddove possibile, fanno riferimento anche ai precedenti due esercizi (2015 e 2014) offrendo in tal modo la possibilità di effettuare un confronto fra i dati di un intero triennio.
Il ciclo di rendicontazione è annuale ed il perimetro di rendicontazione si estende alle società Banfi Agricola S.r.l. e Banfi S.r.l., per le quali non viene predisposto il bilancio consolidato per cui i relativi dati economico-finanziari sono acquisiti dai singoli bilanci d’esercizio.
Ad oggi Banfi gestisce oltre 1.000 ettari di vigneto tra la Toscana e il Piemonte, con un fatturato che nel 2016 ha raggiunto 72 milioni di euro, toccando circa 90 paesi nel mondo.
Un progetto importante, per una delle aziende leader del Brunello, che inizia oggi e che, negli anni, potrebbe allargarsi e coinvolgere tutte le aziende del territorio.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30