Per gli automobilisti uno degli incubi peggiori è prendere una multa, non importa che sia per divieto di sosta o eccesso di velocità. E spesso ci si chiede dove, poi, vadano a finire i proventi delle sanzioni per le violazioni al Codice della Strada. È l’articolo n. 208 del Decreto Legislativo n. 285 del 30 aprile 1992 (“Codice della Strada”), che stabilisce i vincoli di destinazione e di utilizzo dei proventi introitati dai Comuni in relazione all’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione del Codice della Strada. Questa norma richiamata, così come modificata dalla legge n. 120 del 29 luglio 2010 recante “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”, dispone che gli enti devono destinare una quota pari al 50% dei proventi in oggetto come segue: in misura non inferiore ad un quarto, ad interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’Ente; in misura non inferiore ad un quarto, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale; ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’Ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale e delle medesime strade, alla redazione di piani, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale, per le assunzioni stagionali e a interventi in favore della mobilità ciclistica.
Per un Comune, come anche per quello di Montalcino è poi necessario, per ottemperare a quanto richiesto dalla norma, quantificare preventivamente l’importo dei proventi derivanti dall’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione del codice stradale anche attraverso una analisi storica dei flussi finanziari derivanti da detta entrata extratributaria del bilancio comunale. E la previsione per l’anno 2017 del Comune di Montalcino è pari a 220.000 euro.
Con la deliberazione n. 44 del 28 marzo 2017 il Commissario prefettizio ha deliberato, nel rispetto dei vincoli previsti e sulla base delle previsioni di entrata dei proventi derivanti dall’applicazione delle sanzioni amministrative per la violazione del codice stradale del bilancio 2017, alla preventiva destinazione della quota del 100% dei proventi alle seguenti spese di bilancio di previsione, che, per legge, deve essere obbligatoriamente in pareggio. Per ciò che concerne le entrate si parla, appunto di 220.000 euro, che sono il risultato dei proventi da sanzioni per la violazione del codice stradale. Per quanto riguarda le spese, 88.300 euro sono destinati agli assegni e ai contributi in favore del personale di Polizia Municipale stagionale, 50.000 euro per la segnaletica stradale, 30.000 per la manutenzione delle strade comunali e i rimanenti 51.700 euro per il servizio di autovelox e telecamere.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30